Magazine Società

Il carro del vincitore (tedesco) - lo spread calcistico

Creato il 14 luglio 2014 da Funicelli
Al mondiale brasiliano ha vinto il migliore, la squadra più compatta, che ha espresso il calcio migliore.
Una squadra giovane, multietnica (dove Hezil non è turco ma un tedesco come gli altri), che ha corso per tutta la partita (beh, nei supplementari un pò meno).
La squadra di un paese che dopo i tracolli del 2004 è riuscito a riformare il calcio: le squadre hanno bilanci in ordine, hanno l'obbligo dei vivai, devono investire sui loro talenti:

Tutto inizia nel 2001, dopo l’eliminazione dall’Europeo di Belgio e Olanda di qualche mese prima. Il progetto della DFL, la lega calcio tedesca, è a lunga gittata e pone le basi dal reclutamento. È così che dodici anni fa viene introdotto l’obbligo per tutte le società di Bundesliga e Bundesliga 2 (la nostra serie B) di avere una squadra in ogni categoria giovanile a partire dagli under 12. Il mancato rispetto di questo vincolo comporterebbe la revoca della licenza di partecipazione al campionato. E per favorire la crescita dei giovani talenti tedeschi, ogni formazione dall’under 16 in su deve avere in rosa almeno 12 giocatori candidabili a una maglia della nazionale di categoria. Ne è scaturita una corsa a chi investe meglio che nel 2013 ha portato i club a spendere 80 milioni di euro nei settori giovanili (+3,3 per cento rispetto al 2011/12), facendo lievitare a 820 milioni il totale dei fondi destinati alle accademie del calcio dal 2001. E per accorciare il gap tra le società – che per ovvie ragioni non possono avere la stessa forza economica – la Federcalcio tedesca ha creato un fondo comune per aiutare i club con meno risorse, che hanno sfruttato l’occasione per sfornare talenti e rivenderli alle big ingrossando il conto in banca. Risultato: oltre la metà dei giocatori della Bundesliga sono tedeschi e spesso cresciuti in piccole realtà come Wolfsburg, Friburgo e Rostock. E’ così che sono maturati cinque punti fermi del ct Loew come Neuer, Schurrle, Hummels, Gotze e il grande assente in Brasile, Reus.
Il carro del vincitore (tedesco) - lo spread calcistico
Il carro del vincitore (tedesco) - lo spread calcistico
Ecco, basterebbe ammettere almeno questo, ammettere la superiorità e starsene zitti (non salire sul carro del vincitore ora).
Perché altrimenti, a vedere i titoli di oggi di certi giornali, verrebbe da ritirare fuori quelli vergognosi dopo la vittoria nell'Europeo del 2012. Una vittoria su cui molti hanno poi continuato a campare.
Anche nel calcio, lo spread con l'Italia è cresciuto in questi anni. Non solo nella gestione del calcio, ma anche dal fatto che mentre in Germania il presidente del Bayern Hoeness è finito in carcere dopo la condanna, in Italia il padrone del Milan è finito a Cesano Boscone.
E sta riformando le istituzioni assieme al presunto rottamatore.

Noi abbiamo solo rottamato lo sport e la sportività.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine