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Il casco Gallet F1SA del Lussemburgo

Da Archipapo
Il casco Gallet F1SA del Lussemburgo
Il casco Gallet F1SA del Lussemburgo
Il casco Gallet F1SA del Lussemburgo
Il casco Gallet F1SA del Lussemburgo
Il casco Gallet F1SA del LussemburgoIl Granducato di Lussemburgo (o Lussemburgo) è uno Stato dell'Unione Europea situato fra Germania, Francia e Belgio, privo di sbocco sul mare racchiuso com’è tra i suoi vicini: è considerato da sempre punto d'incontro tra le culture di questi tre paesi, tant’è che oggi sono considerati ufficiali ben tre idiomi: il francese, il tedesco e il lussemburghese, lingua vicina al tedesco. Il suo motto è “Vogliamo rimanere ciò che siamo”, a suggello dell’ultimo Granducato sovrano al mondo, al cui capo si trova tuttora il Granduca. Ha poco meno di 500.000 abitanti su una superficie di circa 2.600 chilometri quadrati, dato che lo fa appartenere ai cosiddetti “microstati d’Europa” subito prima di Malta; molti sono lavoratori stranieri che si dedicano alla gestione delle circa 3.000 società per azioni che hanno sede legale qui, in virtù delle politiche fiscali molto vantaggiose che fanno movimentare ogni giorno trilioni di dollari attraverso le sue banche. Qui hanno inoltre sede numerose istituzioni ed agenzie europee, dato che il Paese gode di una posizione privilegiata nella mappa dell’Europa ed è stato fondatore sia dell’Unione Europea che della NATO, del Benelux e delle Nazioni Unite. Parallelamente esiste un placido e tranquillo Lussemburgo, localizzato principalmente fuori dalla città capitale, dedito all’agricoltura ed all’allevamento in verdi fattorie tra campi rigogliosi irrorati da decine di centimetri annui di pioggia.
Il servizio antincendio è su base professionale nella sola città di Lussemburgo, mentre nel resto dei 105 Comuni che compongono il Granducato si trovano i volontari: in tutto circa 9.000 pompieri badano alla sicurezza del territorio assolvendo ai soliti compiti statutari incluso il soccorso sanitario. Essi sono suddivisi, sui tredici cantoni che compongono il Lussemburgo a cui fanno riferimento le Federazioni Cantonali, in 183 Gruppi locali: il loro motto è “Aiuterò con devozione”. Nel 2008, anno del 125 anniversario della fondazione del Corpo, erano presenti nella Città del Lussemburgo 420 pompieri professionali con otto partenze; nell’omonimo Cantone si trovava una forza di 662 vigili volontari su 11 partenze. Nei rimanenti Cantoni di Capellen, Esch, Mersch, Clerf, Diekirch, Vianden, Redingen, Wiltz, Echternach, Grevenmacher e Remich si trovano i restanti 7.950 pompieri con 166 partenze.
Dal 2 ottobre 1986 sia i pompieri permanenti che i volontari del Lussemburgo hanno in dotazione il Gallet F1SA, in sostituzione dei precedenti modelli belgi in sughero compresso rivestito in tessuto resinato, francesi su base Adrian oltre che tedeschi nella foggia bellica descritta nel post sul casco danese. Da allora il casco lussemburghese porta sul frontale la classica placca dei pompieri francesi con la scritta “Sapeur Pompier” su foglie di quercia ed ulivo, con l’aggiunta al centro del fregio adesivo del Corpo ed in basso della scritta, anch’essa in adesivo, “G. D. Luxembourg” in abbreviazione di “Grand Duchy du Luxembourg”. L’esemplare in collezione è nel colore nel colore cromato che caratterizza i vigili volontari nei gradi di vigili e qualificati; gli ispettori volontari lo portano rosso mentre il Capo del corpo volontario lo ha bianco; il colore giallo fotoluminescente è in uso per i professionisti della città di Lussemburgo. Sul retro si trova una banda rossa catarifrangente che conferisce visibilità al portatore; alla base della falda posteriore si trova il paracollo in tessuto aramidico alluminato, differenziato dal classico modello in uso su caschi simili dall’assenza delle balze piegate realizzate per agevolare i movimenti di alzata del capo del possessore. Le solite due visiere, quella esterna dorata a protezione dell’intero volto e quella interna trasparente per la sicurezza nel taglio, completano questo ottimo dispositivo di protezione individuale che da oltre 27 anni è in dotazione a centinaia di migliaia di pompieri in tutto il mondo, la cui storia è in breve raccontata qui.
Qui si trova la foto del singolare APS effigiato in ultima posizione.

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