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Subito dopo la partenza del Gran Premio d'Italia 1978 a Monza, nel gruppo di macchine che si stavano affrontando lungo la prima parte della pista qualcosa andò storto, e diverse di esse furono coinvolte in un tremendo incidente nel quale rimasero coinvolti Riccardo Patrese, James Hunt, Clay Regazzoni e Vittorio Brambilla: in seguito si seppe che era stato causato dall'accensione troppo anticipata del semaforo verde. La macchina di Ronnie Peterson, promettente pilota svedese, si schiantò contro il muretto di collegamento con la pista junior e subito prese fuoco. Il pilota venne estratto dalla vettura incidentata ancora vivo e cosciente, ma con gravissime fratture alle gambe, fu colpito in ospedale da embolia e morì il giorno seguente. In quell’occasione si distinsero i volontari della Squadra Corse CEA, azienda di estintori che aveva organizzato un servizio antincendio a bordo pista rivelatosi estremamente efficace. Il loro precoce intervento impedì alle fiamme di prendere il sopravvento e permise di soccorrere prontamente il pilota: nei decenni a seguire avrebbero ripetuto questo gesto altre decine di volte, salvando parecchie vite. La CEA infatti si è affermata negli anni come il gruppo di riferimento per la sicurezza antincendio nei Gran Premi di Formula 1 e in diverse altre manifestazioni in Italia e in Europa, sia su pista che rally, sia di motociclismo che di automobilismo.
I volontari di CEA Squadra Corse, che in quel giorno di settembre del 1978 si conquistarono sul campo l’appellativo di “Leoni”, hanno un organico su base prettamente volontaria di circa 350 persone; nelle gare nazionali si hanno da 50 a 70 “Leoni” in servizio, che diventano oltre 200 al Gran Premio d’Italia. Essi che vengono sottoposti a un addestramento costante, basato su una preparazione tecnica incentrata sulla conoscenza dei fattori e materiali che generano incendio e dei materiali semplici e composti che lo spengono con maggiore rapidità ed efficacia. Allo stesso modo vengono formati sulle procedure per affrontare l’emergenza, l’estricazione dell’infortunato imprigionato nelle lamiere ed il primo soccorso (che in pista però spetta esclusivamente al personale medico in servizio), oltre alla guida veloce dei loro mezzi su pista. La parte pratica dell’addestramento viene ripetuta ogni anno, per periodi variabili da una a dieci giornate interamente dedicate al ripasso delle tecniche. Per affrontare l’emergenza durante le gare, CEA Squadra Corse ha a disposizione circa 50 automezzi speciali veloci e fuoristrada, alcuni dei quali dotati di attrezzature di disincarcerazione oleodinamiche di tipologia assolutamente simile a quelle in caricamento sui mezzi dei vigili del fuoco: centralina oleodinamica a scoppio o elettrica per l'azionamento degli strumenti, set di attrezzi oleodinamici cesoia e divaricatore o dispositivo combinato, generatore di corrente 4 tempi 2 kW per azionamento utensili elettrici, seghe oscillanti elettriche 220 volt o a batteria 12/18/24 volt per taglio lamiere metalliche/legno/carbonio/plastica/vetro, kit per stabilizzazione e messa in sicurezza vetture, set di cinghie e fasce per traino vettura e assistenza al carro attrezzi durante le operazioni di recupero vettura, corde e imbragature di sicurezza, e attrezzatura varia nel rispetto di quanto richiesto nell'International Sporting Code della FIA.
I Leoni hanno adottato il classico CGF Gallet F1S, nella colorazione rossa, che riporta nei quattro quadranti che lo compongono il simpatico logo del leone, in adesivo bianco applicato. L’elmo in collezione è stato usato intensivamente prima di guadagnare la meritata pensione che ora trascorre sui miei ripiani, con evidenti segni del suo passato operativo ed iperattivo. I Leoni tuttora utilizzano questo modello, che ora viene prodotto dalla MSA americana senza cambiarne la sostanza. Ringrazio l'amico Gabriele per questo meraviglioso scambio, che mi ha dato un casco molto raro e particolare.
il sito della squadra corse CEA
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