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Il caso Aldrovandi e la piazza di Ferrara

Da Maurizio Lorenzi

Riportiamo l’intervista di Carlo Giovanardi, a La Zanzara su Radio24 in relazione al caso Aldrovandi e i 4 agenti di Polizia finiti in carcere in seguito ai recenti provvedimenti del Tribunale di Sorveglianza di Bologna. Ad ognuno la sua riflessione e l’invito a rispondere alla domanda: “tu, da che parte stai?”

Aldrovandi, Giovanardi: “Gli agenti sono vittime, Grillo ha fatto peggio di loro ma mica è in carcere”

30.03.2103. Il senatore Pdl da Cruciani e Parenzo: “Quei poliziotti non devono stare in galera, giusta la protesta del Coisp. Per omicidio colposo nessuno va in galera”

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“I poliziotti del caso Aldrovandi non devono essere in galera. Gli agenti sono vittime come il ragazzo che è morto e non vanno cacciati dalla Polizia. La manifestazione dei sindacati è legittima”. Lo ha affermato il senatore Pdl Carlo Giovanardi, a La Zanzara su Radio24, e la polemica (su un fatto peraltro già spinosissimo) è servita, con tanto di querela della madre del ragazzo nei confronti dell’ex ministro della Famiglia. In settimana il sindacato di polizia Coisp aveva manifestato a Ferrara contro la permanenza in carcede di 4 agenti condannati per omicidio colposo del giovane Federico Aldrovandi, e il sit-in è stato organizzato proprio sotto gli uffici comunali in cui lavora la madre del ragazzo. Di fronte alla presa di distanza degli altri sindacati di polizia e del ministro degli Interni Annamaria Cancellieri, il Coisp ha chiesto le dimissioni della stessa Cancellieri accusando l’”ipocrisia” della politica.

“Agenti vittime come il ragazzo” – Nel giorno in cui il magistrato di sorveglianza di Bologna ha stabilito che i due agenti Paolo Forlani e Luca Pollastri resteranno in carcere per la loro “mancanza di comprensione della gravità della condotta” e “cultura della violenza”, è stato dunque Giovanardi a riaccendere il caso: “La sentenza dice che dopo una battaglia di perizie in tribunale c’è stata una condanna per omicidio colposo. Nessuna tortura, Aldrovandi non è morto per le botte, non è stato massacrato”. “I poliziotti – ha continuato Giovanardi – hanno avuto una condanna che non è neppure assimilabile – a quella di Beppe Grillo che ha accoppato padre, madre e un figlio uscendo di strada con il fuoristrada, ma non è mai andato in carcere. Per omicidio colposo, cioà negligenza e imprudenza, non va in carcere nessuno”. Senatore Pdl polemico anche riguardo alla foto che la madre di Aldrovandi ha mostrato in piazza, a pochi metri dal sit-in degli agenti: “La foto è vera ma la macchia rossa non è sangue. La madre del giovane dice che devono essere cacciati dalla Polizia, invece no. Omicidio colposo significa che non c’è dolo, è imprudenza. Se uno in macchina fa omicidio colposo non lo cacciano dal posto di lavoro. Aldrovandi è una vittima ma per certi aspetti sono vittime anche i poliziotti, quelli che facendo il loro mestiere, magari male, si sono presi una condanna…”.

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“Aldrovandi era alterato” – Giovanardi torna poi sulla morte del ragazzo, avvenuta il 25 settembre 2005: “Aldrovandi ha la responsabilità di una persona che era in una situazione di agitazione psicomotoria anche per ingerenza di sostanze stupefacenti. C’è stato uno scontro duro – spiega ancora Giovanardi – ed è accaduto l’imprevedibile, infatti è stato dato omicidio colposo. Era alterato, non era in grado di ragionare”. “Andateci voi – dice rivolto ai conduttori della trasmissione – a bloccare una persona, trovate voi il sistema per cui durante una colluttazione con una persona robusta non succede niente. Invece qualcuno in Parlamento vuole introdurre il reato di tortura con l’ergastolo per gli agenti”.

E

tu, da che parte stai?


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