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Il caso. Contestato il Card. Bagnasco a Lampedusa dagli immigrati

Creato il 19 maggio 2011 da Agueci

«La chiesa desidera solo servire l’uomo, tutto l’uomo e tutti gli uomini»

Intervengo non nella qualità di giornalista ma di presidente dell’Associazione “Italia-Tunisia” con sede a Trapani, per dare risalto a un fatto che ieri, durante la visita, fatta alla comunità di Lampedusa, dal Card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Genova, mi ha lasciato perplesso. Come si ricorderà, alle ore 14,30 di ieri 18 era prevista una visita del presule al Centro di accoglienza dell’isola, dove erano ospiti, al momento, meno di trecento migranti, prevalentemente tunisini, ma una forma di protesta e alcuni atteggiamenti di autolesionismo (diversi si sono tagliuzzati con le lamette e sono stati accompagnati al pronto soccorso) hanno annullato la visita che voleva essere un segnale di sostegno con chi è costretto a lasciare la propria terra in cerca di lavoro, come lo è stato la deposizione di una corona di fiori ai piedi della statua della Madonna del mare che si trova sul fondale, come solidarietà alle migliaia di migranti che hanno pagato con la vita e sono morti in mare, divenendo esso stesso la loro tomba perenne.

La mia incresciosa constatazione deriva dalla reazione che è stata manifestata, in modo inconsulto, nei confronti di un’istituzione, la Chiesa cattolica, che, da sempre, è vicina a chi soffre e, nella fattispecie ai migranti di tutto il mondo, di là da qualunque etnia o religione si appartenga. Chi è stata presente in questi mesi a Lampedusa a soccorrere le migliaia di migranti se non la comunità cattolica con le sue organizzazioni umanitarie? Chi lo fu a Brindisi nel ’94 con i profughi provenienti dall’Albania, se non ancora la Chiesa? E chi lo è quotidianamente nelle carceri italiane se non la Chiesa con i suoi cappellani e con gli organismi preposti d’ispirazione cristiana? Si ricordino bene sia i migranti e chi, a volte, li strumentalizza, che la carità cristiana non ha interessi se non uno solo, sottolineato proprio a Lampedusa dallo stesso Cardinale nell’omelia: «La Chiesa è esperta in umanità perché guarda al Signore Gesù, è radicata accanto alla gente nel territorio dove vive ed è universale. Nel nome di Cristo, e la forza della sua grazia, desidera solo servire l’uomo, tutto l’uomo e tutti gli uomini; sapendo così di aiutare, come fermento buono, anche la società e le culture ad essere giuste e veramente umane». Rifiutare chi ti dà una mano durante il bisogno e contestarlo, proprio per questo, non solo non è umano ma, a dir poco, è alquanto irragionevole.

SALVATORE AGUECI


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