Sapete cos'è il Cassetto fiscale?
Il cassetto fiscale è uno strumento di particolare importanza che la Pubblica Amministrazione ha messo a disposizione dei cittadini per la consultazione della posizione fiscale e dei dati personali. E' uno sportello virtuale, una sorta di fascicolo informatizzato, in cui è possibile reperire le informazioni relative alle dichiarazioni fiscali, con un'importante limite temporale. Infatti, almeno fino a questo momento, la Pubblica Amministrazione ha inserito nei cassetti fiscali esclusivamente le dichiarazioni di imposta a partire dall'anno fiscale 1998, i rimborsi erogati ai cittadini che ne hanno fatto richiesta sulla base della dichiarazione del 1994 e, tornando indietro di qualche anno, vengono anche resi noti i versamenti effettuati con i moduli precompilati F24 e F23 e tutti gli atti che sono stati registrati a partire dal 1986 pressi gli uffici pubblici sul territorio. Chiaramente, nel cassetto fiscale vengono registrate anche le dichiarazioni più recenti effettuate con il modello UNICO e con il modello 730.
Ovviamente, il cassetto fiscale è uno strumento in continuo aggiornamento, che la Pubblica Amministrazione si impegna ad arricchire con nuovi documenti e nuove informazioni, infatti già dal 2013 sono state inseriti tutti i dati relativi alle anomalie informatiche segnalate dai titolari di Partita IVA a partire dal 2010, anno in cui l'Italia ha avviato una decisa campagna di informatizzazione della burocrazia e delle documentazioni fiscali. Sono anche state inserite tutte le informazioni relative alle anomalie che, di contro, ha riscontrato l'Agenzia delle Entrate nei documenti e nelle dichiarazioni a partire dal 2012.
A tutti gli effetti, quindi, il cassetto fiscale non può essere direttamente modificato dal contribuente ma viene aggiornato automaticamente dall'Agenzia delle Entrate.
Cassetto fiscale: chi può utilizzarlo
Il cassetto fiscale viene messo a disposizione di tutti i cittadini italiani residenti e non, che possano essere considerati a tutti gli effetti dei contribuenti dello Stato. La richiesta di accesso al cassetto fiscale dev'essere inoltrata presso uno sportello dell'Agenzia delle Entrate con l'esibizione di un documento che attesti l'identità del richiedente: solo previa verifica l'impiegato può fornire al richiedente i dati di accesso, che consistono in un pin e in una password univoci, strettamente personali. Può essere utilizzato per l'accesso sia il pin fisco online che quello Entratel.
Qualsiasi categoria di contribuente ha diritto di ottenere l'accesso ai suoi dati, dal pensionato al titolare di partita IVA, dal lavoratore dipendente al libero professionista: non esistono differenze sostanziali per richiedere l'accesso, anche se possono variare i dati che vengono resi disponibili sulla base delle imposte e della modulistica impiegata per le dichiarazioni fiscali. Il contribuente è abilitato alla sola consultazione dei dati e non può in nessun modo intervenire per chiederne la modifica o l'implemento, a seconda dei casi può effettuare dei solleciti all'Agenzia delle Entrate per chiedere l'aggiornamento.
Cassetto fiscale: a cosa serve
La funzione del cassetto fiscale è abbastanza chiara nelle intenzioni dell'Agenzia delle Entrate, perché dà ai contribuenti un valido strumento di controllo e verifica soprattutto in caso di contestazione della posizione fiscale da parte della Pubblica Amministrazione e di Equitalia. I documenti ivi contenuti possono essere consultati online oppure salvati offline e stampati come documenti in formato PDF per l'archiviazione. In caso di accertamento finanziario, quindi, il contribuente può trovare nel suo cassetto fiscale tutto quanto gli possa essere utile per giusitificare la sua posizione ed, eventualmente, sanarla.
Cassetto fiscale: la dichiarazione di delega
Una delle novità importanti recentemente introdotte nell'utilizzo del cassetto fiscale è la possibilità di effettuare una delega per la consultazione a un consulente incaricato, un intermediario che può operare sul cassetto fiscale del contribuente.
La dichiarazione di delega dev'essere compilata e inoltrata per via telematica (tutti i documenti possono essere facilmente reperiti sul sito dell'Agenzia delle Entrate nell'area riservata): esistono due strade, in realtà, affinché una delega abbia efficacia. Con la nuova riforma, infatti, è possibile incaricare direttamente l'intermediario scelto con l'invio ad personam, oppure è possibile consegnare personalmente la delega agli sportelli dell'Agenzia delle Entrate, dove l'impiegato si incarica di registrare la volontà del contribuente e di comunicare la decisione all'intermediario indicato.
Inoltre, è stata implementata la durata della delega, che è passata da 2 a 4 anni e viene anche data la possibilità di effettuare un rinnovo a una delega già esistente non ancora decaduta, per permettere al contribuente di avere una linea di continuità con il suo intermediario. Sempre per migliorare la gestione e la consultazione del cassetto fiscale da parte del contribuente, l'Agenzia delle Entrate e la Pubblica Amministrazione hanno ammesso la compresenza di due intermediari per uno stesso contribuente, lasciando comunque al titolare la piena possibilità di consultazione in qualsiasi momento. Grazie al DPR n. 322/98, art. 3 comma III, l'accesso al cassetto è piuttosto agevole e con la dichiarazione sottoscritta di accettazione del regolamento d'utilizzo, che dev'essere inoltrata per via telematica all'Agenzia delle Entrate e al contribuente, il delegato ha accesso illimitato alle informazioni del cassetto fiscale del suo cliente.
La delega può essere revocata in qualsiasi momento da parte del contribuente, tramite l'inoltro di un'altra e-mail all'Agenzia delle Entrate e/o all'intermediario, in cui si comunica la volontà di voler cessare con effetto immediato il rapporto di consulenza e, di conseguenza, si intende negare l'accesso dell'intermediario al cassetto fiscale.
