Il Castello edificato prima dell'anno mille, sorge in una posizione strategica, dominando dall'alto tutta la città.
Arriviamo alle 11.00 a Caldarola, ci facciamo un giro all'esterno delle mura ammirando la loro perfetta conservazione, del tutto intatta come l'imponente torre dei caduti e le merlature guelfe.
Dopo aver fatto il biglietto d'ingresso di 6 euro invece che di 8 euro, aspettiamo l'inizio della visita passeggiando per il cortile interno del Castello fino ad arrivare alla torre con il ponte levatoio.Alla sinistra del ponte levatoio i nostri occhi sono rivolti all'insù per vedere l'altissimo “pinus pinea” risalente al 1598, uno dei pochi pini secolari in Europa.Ritorniamo all'entrata ed insieme ad altre persone iniziamo il nostro tour guidato, purtroppo essendo una residenza privata le foto non posso essere fatte!:-(
La prima stanza che visitiamo è tra le più belle : la cucina!
Foto dal sito http://www.castellopallotta.com/
Veniamo catapultati indietro con il tempo, immaginiamo la servitù indaffarata nel preparare il pranzo accanto al grandissimo camino!La cucina è piena di utensili d'epoca come ad esempio il setaccio per la farina, e altre posate!Una grande madia sorregge il porta pane dalle forme sacrali, ma il pezzo unico è il registro per la biancheria che si dava alle lavandaie del paese, risalente al 1674, un oggetto veramente raro da vedersi!Camminiamo in fila indiana lungo lo stretto corridoio che ci porta direttamente alla sala da pranzo, una bellissima stanza dove la luce filtra attraverso le grandi finestre che danno al cortile, ma in una giornata come domenica è veramente indispensabile accendere il lampadario formato dai tanti ceri.Al centro della stanza sono posti il tavolo con le sedie in legno e alle loro spalle una ricca collezione di ceramiche bianche del 1700, ma ciò che orna la stanza in maniera armonica è la bellissima stufa in maiolica decorata del 1800.Proseguiamo la visita passando per la stanza dove sono affrescati tutti gli stemmi delle famiglie imparentate con i Pallotta dal 1500 al 1899, giriamo a sinistra ed ecco la stanza che probabilmente é la più grande: la Biblioteca con annessa Cappella.Il camino imponente domina il grandissimo salone, qui vengono custoditi tantissimi manoscritti di diverse epoche, due scrivanie, due tappetti di animali che mettono un po' di paura, e sotto alle nostre teste un enorme soffitto in stile neogotico a forma di carena di una nave. Curiosi sono i due oggetti antichi che la guida ci mostra: uno strumento che riproduceva le diapositive in vetro con l'aiuto di una fonte di luce ed una urna manuale per le votazioni.Adiacente alla Biblioteca, c'è una cappella restaurata più volte con i ritratti dei cardinali e delle alte cariche.Dopo la cucina sicuramente il Salotto giallo è la stanza che vale da sola l'ingresso del biglietto!
Foto dal sito http://www.castellopallotta.com/
Il salotto con il fregio del soffitto è attribuito al pittore di Caldarola Simone de Magistris, viene illustrato l’arrivo e il soggiorno al Castello di Papa Clemente VIII avvenuto nel 1598.Rimango a bocca aperta difronte ai due lampadari di vetro di Murano così raffinati ed eleganti!
Foto dal sito http://www.castellopallotta.com/
La sala successiva è la camera da letto, dove vennero ospitati illustri personaggi tra cui Papa Clemente VVIIl, Casimiro Re di Polonia, il poeta inglese Richard Creshaw e la regina Cristina di Svezia, dove la vediamo ritratta in un bellissimo quadro appeso alla parete.
Passiamo per il bagno con la vasca in marmo in stile neoclassico, per poi concludere la nostra visita con lo Studio Privato.Lo studio è ovviamente ricco di tantissimi libri e diari di viaggi, reperti archeologici di epoca romana ed etrusca e appeso vicino al camino c'è una collezione di chiavi di varie dimensioni!
Scendiamo le scale dove sono esposti gli abiti d'epoca della servitù, dei cocchieri, e le pianete indossate dai cardinali Pallotta, e come per magia PUF...si spegne la luce!Fantasmi? No, per fortuna, la luce per un attimo è saltata!
Continuiamo con la sala dei Calessi e tutto quello che serviva per i cavalli
come le serie di selle e morsi, i numerosi oggetti ricordo,come le targhette con incisi i nomi dei cavalli da Bravo a Cimiero ecc.Ultimo ambiente è la sala delle armi con scudi, sciabole, spade e armature delle diverse battaglie, come quella raffigurata nella grande tela, dove ritrae Guglielmo da Messina contro i francesi.
Siamo giunti al termine del nostro tour guidato, ed è ora di tirare le somme e lasciare un mio parere!
E' una bellissima residenza dove è rimasto quasi tutto intatto e ben conservato, molto interessante è la storia di questa famiglia che ha vissuto nel castello fino agli anni '50, forse è un gioiello poco conosciuto e sottovalutato, come il bel paesino che lo circonda. Se siete di passaggio fermatevi a Caldarola, per girare tra i piccoli vicoli, e per dedicare una visita al Castello di Pallotta! Per informazioni visitate il sito http://www.castellopallotta.com/