Tuono è piccolo, morbido, simpatico, sveglio, pelosissimo e rosso. Il mondo che lo circonda è fatto di colori intensi e caldi e sarà un Castello Magico ad accoglierlo dopo essere stato abbandonato. Tuono è, infatti, un micetto, dai grandi occhioni verdi e con un lucido manto color carota, protagonista della nostra storia. Questo gatto intraprendente è anche fortunato: si ritrova in un quartiere residenziale pieno di villette, di gente che ama gli animali e, soprattutto, in cui abita Lawrence, un omino gentile e sorridente, eccentrico mago, che si diletta a portare il brio nei pomeriggi dei più piccoli.
Nella grande casa di Lawrence c’è spazio per tutti, c’è un mondo fatato gremito di giocattoli a molla che prendono vita, conigli, topini e colombi di compagnia che animano le serate dell’anziano uomo scacciando dal focolare domestico la solitudine. Un microcosmo ricco di stravaganza, ma giocoso, festoso e vivo. Al contrario di quello del pratico e ambizioso Daniel, che vorrebbe parcheggiare lo zio Lawrence in una casa di riposo per vendere al più presto l’eccentrica dimora di famiglia.
La poesia che solo le case di un tempo sanno emanare, il non-so-che vintage degli oggetti disseminati negli impolverati locali, la vitalità dell’arzillo vecchietto, alimentata dai suoi bizzarri amici, sono tutti tasselli che contribuiscono a creare una calda e incantata atmosfera che ci abbraccia sin dalle prime inquadrature. L’ingresso in scena del giovane Daniel, ci fa quindi subito sospettare sia foriero di brutte notizie e presto il ragazzo furbetto inizierà, infatti, a turbare la quiete degli abitanti, inducendoci a tifare per telefoni d’epoca e colombi che tubano con l’accento francese.
Saranno proprio gli animali e le varie suppellettili a difendere il maniero dall’avido nipote del mago e a far trionfare l’armonia e la gioia. Con rocambolesche illusioni e alimentando i timori degli avventori, il gruppo riuscirà a far scappare tutti. L’importanza della famiglia, della coesione, della fiducia reciproca e dell’amicizia, sono principi emanati anche dai colori vividi, caldi e avvolgenti, e da quelle forme morbide e brillanti in grado di illuderci che i protagonisti possano bucare lo schermo nonostante il film sia in 2D.
Certo, da Ben Stasser (regista, produttore e sceneggiatore di questo cartone animato), vero guru dell’animazione, dell’IMAX, del 3D, di multiplatform digital cinema e di chi più ne ha più ne metta, non ci potevamo attendere nulla di differente, ma ogni volta (le “Avventure di Sammy” sono sue) ci sorprende. E questa storia, con i suoi protagonisti che si rendono adorabili sin dalle prime battute, è una divertente avventura in grado di travolgere un variegato pubblico di grandi e piccini.
Il “Castello Magico”, ricco di inconsueti e spericolati eroi, è promosso e consigliato in particolar modo a chi è in cerca di un Capodanno da trascorrere in allegria con la famiglia al completo!