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Tenente della polizia distrettuale di New Orleans, Terence McDonagh (LaGabbia) è un uomo in declino fisico, dedito a coca, puttane e scempiaggini varie. I colleghi lo compatiscono. I genitori bevono come spugne. Il capo gli ansima sul collo (e mangia pesante). L'unica nota positiva nella sua vita è una mignoz di nome Frankie, che lo accudisce e gli fa compagnia quando si tira la bamba.
Nic in uno dei rari momenti del film in cui sembra fare il suo lavoro(in realtà sta convincendo un giocatore di football a perdere una partita su cui ha scommesso)
Quando non è impegnato a rovinarsi, indaga sull'esecuzione sommaria di una famiglia di senegalesi, tutti caratterizzati da nomi improponibili, tra cui Mamadou Dioukhane. Di mezzo ci sono questioni di droga e pizzi mai pagati. Il caso tra l'altro è di quelli spinosi. C'è un nigga di nome Big Fate (Xzibit) che è chiarmente il colpevole, ma ha scagnozzi che non aprono bocca e avvocati che spaccano il cazzo.
Xzibit alle prese con altri personaggi epici del cinema
Frattanto Nic scommette del gran grano su partite di football collegiale. Perde sempre e pur di non pagare i debiti fa altre scommesse sulla fiducia. Il suo allibratore smette di fargli credito proprio quando un pesce grosso a cui ha pestato i piedi gli manda dei malavitosi muniti di lanciafiamme a casa. 50mila dollaroni entro due giorni o bruciamo la casa e stupriamo la donna, dicono.
Lui porta via la donna dalla casa e pensa di aver preso due piccioni con una fava. La mette in casa coi genitori beoni e lei si piglia a unghiate con la madre.
Ma a lui non frega un cazzo delle unghiate perché nel frattempo arrivano altri malavitosi mandati da un pesce ancor più grosso a cui ha pestato i piedi. Sono i fottuti federali che gli ritirano il ferro e gli dicono che non farà più il detective. Infatti il capo, per punizione, lo manda al reparto dove stipano la droga appena sequestrata.
Nic che ringrazia la madonna dopo aver saputo di essere stato trasferito nel nuovo reparto
In tutto questo gran pestare di piedi, Nic cerca di mettersi in affari col nigga dominante. Soffiate per dollaroni, gli propone. Il nigga accetta e poi finale epico in cui Nic si redime, ottiene l'ennesima promozione e avrà sempre più soldi per la bamba.
Più che un remake dell'omonimo film di Abel Ferrara con Harvey Keitel, ne è quasi una grottesca parodia, dice il mio padre putatico Morando Morandini. E come dargli torto?
Herzog si fa beffe dei suoi personaggi scendendo con la camera ad altezza marciapiede, dove ramarri e altri animaletti dubbiosi contemplano il passo arrancato del cattivo tenente. E Nic non si limita ad arrancare. Si torce, zoppica, si accascia, poi gattona, poi si rialza ed è una maschera di dolore e sprezzo per il mondo che lo circonda. Fa tutto cagare. Niente ti merita Nic, a te che la più nobile cosa che fai per tutto il film è quasi strangolare una vecchina rompicazzo che si rifiutava di darti le informazioni che cercavi.
Gli altri personaggi scompaiono, Xzibit quel babbo di cazzo più di tutti. Eva Mendes figona ma non basta. Val Kilmer sfoggia la sua uanza per un paio di scene e poi l'oblio. C'è solo Nic al collasso fisico ed emotivo, e tanto vi basti.
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