Larissa Ione;
Larissa Ione ha scritto il suo primo romanzo a soli dodici anni; si trattava di una storia di licantropi dalle atmosfere dark e horror. La vita l’ha poi portata a intraprendere diversi lavori, tra i quali meteorologa, addestratrice di cani e agente speciale. Da alcuni anni ha scelto di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Con la serie Demonica, composta da cinque titoli, si è imposta ai vertici delle classifiche di New York Times e Usa Today, conquistando una folta schiera di lettrici. Passione eterna è il seguito di Desiderio eterno e Brivido eterno, usciti in questa stessa collana.
Lords of Deliverance Series:
1. Il Cavaliere Eterno (Eternal Rider 2011), 2012
2. Immortal Rider, 2011
3. Lethal Rider (previsto per maggio 2012)
4. Rogue Rider (previsto per dicembre 2012)
+ eventuali altri libri
Titolo: Il Cavaliere eterno
Autore: Larissa Ionen
Serie: Lords of deliverance Series 1
Edito da: Fanucci Editore (Collana Tif Extra)
Prezzo: 9,90 €
Genere: Paranormal Romance, Adult,
Pagine: 384 p.
Voto:
Trama: La profezia era sotto gli occhi di tutti, ma nessuno le aveva mai dato ascolto. Almeno fino a quel momento…
Il suo nome è Ares, e il destino dell’umanità si regge sulle sue potenti spalle. Se cede alle forze del male, anche il mondo cadrà nelle tenebre. Come membro dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse, è molto più forte di qualsiasi mortale, ma persino lui non può combattere contro il suo fato per sempre. Non quando il suo stesso fratello trama contro di lui… Eppure, c’è un’ultima speranza. Dotata di un talento che gli altri esseri umani non possono e non potrebbero capire, Cara Thornhart è la chiave per la salvezza di Ares e del suo destino. Ma il coinvolgimento di Cara si rivelerà insidioso, andando ben oltre il folle e pericoloso desiderio che li rapisce appena si incontrano. Perché sconfiggere le tenebre eterne potrebbe avere un costo sconcertante: la sua stessa vita e ciò che li attira inesorabilmente uno verso l’altra.
Recensione:
by Cerridwen
“Molti studiosi, compreso me, ritengono che i Sigilli dei Cavalieri saranno spezzati da Gesù, e che i Cavalieri ci condurranno alla fine del mondo, e questa non è necessariamente una cosa cattiva”
“Certo che no” mormorò Arik. “Ogni Apocalisse è una festa. Porta le tue birre, i pretzel, e le tue armi semiautomatiche.”
Molto spesso, il rischio nell’aver a che fare con il paranormal romance – un genere per propria natura tendente alla ripetizione e strutturato secondo schemi predefiniti – consiste nel doversi confrontare con un insieme di romanzi, sicuramente piacevoli e a volte anche ben scritti, ma, allo stesso tempo, suscettibili all’apparenza di banalità e scarsa capacità di innovazione. In poche parole, romanzi incapaci di catturare e tenere ben stretta a sé l’attenzione del lettore, spingendo inevitabilmente quest’ultimo a chiudere il libro e cercare altro altrove.
Soltanto un’ottima caratterizzazione dei personaggi, principali e non; una trama avvincente – anche già sentita – ma sempre e comunque sviluppata con metodo e coerenza, priva di zone d’ombra e vicoli ciechi; e un solido world-buildings, accattivante e ricco di dettagli, possono risollevare le sorti di un paranormal romance e spingerlo dritto nello scaffale dei preferiti.
Larissa Ione, da questo punto di vista, è senz’altro una garanzia di qualità, in quanto scrittrice matura e completa, forte di un’immaginazione fertile e di uno stile narrativo sicuro, riconoscibile fin dalla primissime pagine.
Il primo capitolo della Lords of Deliverance Series non delude le aspettative suscitate e anzi stimola curiosità e attesa per il prossimo volume della saga che può considerarsi, a tutti gli effetti, uno spin off della già conosciuta e famosa Demonica Series. La serie madre costituisce un punto di partenza obbligato per chiunque voglia avventurarsi nella lettura de Il Cavaliere Eterno e, sebbene gli ultimi due volumi della saga – il quarto e il quinto – siano ancora inediti in Italia, questo non rappresenta affatto un ostacolo insormontabile per chi, digiuno d’inglese, non abbia ancora avuto modo di leggerli.
La vicenda de Il Cavaliere Eterno muove le fila dalla rottura del sigillo di Reseph – uno dei quattro cavalieri dell’Apocalisse, insieme ai fratelli Ares, Limos e Thanatos – trasformato in Pestilenza e allo stesso tempo nel principale antagonista della vicenda. Rottura, in realtà, avvenuta alla fine del quinto e ultimo libro della serie precedente, Sin Undone, come abbiamo già ricordato ancora inedito.
Nel complesso scenario creato dalla Ione vengono a mischiarsi elementi provenienti da diverse mitologie e credenze religiose. Un insieme piuttosto disomogeneo e non privo di debolezze e punti interrogativi, nonostante l’atmosfera accattivante che riesce a creare e, soprattutto, mantenere lungo tutto il corso del romanzo.
Ares, destinato a trasformarsi in Guerra una volta spezzato il proprio sigillo, è un uomo duro, un guerriero spietato che non arretra mai di fronte a nulla. Cara è una semplice umana ma è anche una donna forte e coraggiosa. Entrambi sono profondamente diversi ma necessari l’un l’altro per trovare quella pace, quella serenità, quell’amore indispensabili per continuare a vivere e sperare.
Cara, tuttavia, è anche l’agimortus di Ares, ossia quel particolare innesco – oggetto o situazione che sia – quella particolare scintilla, la miccia in grado di scatenare la rottura del sigillo di Guerra. Ares non può fare a meno di proteggerla per evitare la terribile trasformazione, ma poichè nessun essere umano può sopravvivere a lungo portando con sé l’agimortus, il tempo a disposizione dei due eroi è limitato e una possibile soluzione al problema quasi impensabile. Non contenta di questo, la Ione inserisce, nel corso della vicenda, una lunga serie di ostacoli, difficoltà e nemici vari che metteranno seriamente in pericolo la coppia e lo sviluppo del sentimento fra i due.
Ares e Cara non deludono come protagonisti ma, come piuttosto spesso accade nel paranomal romance, è il personaggio maschile ad apparire costruito e caratterizzato meglio, sia attraverso una interessante finestra sempre aperta sui suoi pensieri, sia attraverso una serie di azioni che ne delineano in modo più preciso la personalità, mentre la sua controparte femminile, per la maggior parte del tempo, splende di semplice luce riflessa.
Tuttavia, la loro storia d’amore è coinvolgente e il ritmo narrativo, serrato e scandito da numerose scene d’azione, riesce a tenere col fiato sospeso più di una volta.
Nel vorticoso insieme di personaggi che affollano questo primo capitolo, sono sicuramente Arik e Limos – protagonisti del prossimo volume, Immortal Rider – a spiccare con evidenza su tutti, rubando molto presto la scena agli stessi Ares e Cara. Entrambi sono personaggi che di sicuro sapranno regalare, con la loro storia, piacevoli sorprese alle fan della saga: Limos è un ritratto di vergine guerriera assolutamente affascinante, più fredda del ghiaccio e pericolosa come sembra apparire nel primo ritratto di lei che la Ione presenta ne Il Cavaliere Eterno; mentre Arik, con la sua aria da bravo ragazzo, irriverente ma irresistibile, con il suo passato da soldato, promette di scalzare ben presto dal podio il “tutto d’un pezzo” Ares.
Con Il Cavaliere Eterno Larissa Ione riesce, ancora una volta, a dar vita ad un racconto appassionante, con caratteristiche molto simili a quelle di un urban fantasy, senza tuttavia perdere la connotazione propriamente romance con la quale è nato e che gli dona sia forma che sostanza.