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Il cavaliere oscuro - Christopher Nolan (2008)

Creato il 05 ottobre 2012 da Lakehurst
(The dark knight)
Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
E poi arriva il Joker... la presenza di Batman crea una spaccatura in Gotham tra chi lo sostiene (e lo imita stupidamente) e chi lo considera un pericolo; ma la sua figura fa da esempio per un nuovo procuratore distrettuale per perseguire la mafia, ma anche al Joker, come ecquivalente negativo del cavaliere oscuro... lui causerà di tutto, anche la nascita di due facce.
Decisamente il meglio film della trilogia; senza se e senza ma. Probabilmente è il migliore perchè essendo quello in mezzo non deve perdere tempo a creare le origini e neppure a costruire un finale totalmente definitivo e si prende le 2 ore e mezza per costruire un storia enorme. Poi se a questo ci si aggiungono i due villain più belli mai creati per la serie di Batman il gioco è fatto (ma sarebbe bastato anche solo il Joker).
Poi i vari livelli di racconto proseguino, alcuni si chiudono, altri iniziano.
Il fulcro di questo film che si apre e si chiude in queste 2 ore e 30 è il doppio. Tutto è un rapporto fra poli opposti dall'ovvio Wayne/Batman e due facce/Dent, al Batman/Dent e Wayne/Dent. Ma su tutti è il rapporto simbiotico fra Batman (l'emissario dell'ordine) ed il Joker (quello del caos) che vince, perccè ognuno interpreta un bisogno ed un modus operandi di una città, la necessità delle regole e lo sviluppo casuale che inevitabilmente si imprime nelle zone d'ombra.
Questo discorso porta con se ancora una volta il discorso della città di Gotham come personaggio che qui diventa preponderante, vista soprattutto dal punto di vista della società e dei cittadini.
Inoltre il discorso del doppio nasce dall'altro grande concetto di reazione uguale e contraria che viene più volte ripetuto. Batman all'interno di una società diviene un simbolo positivo, ma inevitabilmente modifica anche ciò che esiste di negativo che deve correre ai ripari; il Joker (e quindi anche due facce) sono figli di Batman.
La mitopoiesi dell'eroe che è iniziata nel primo capitolo qui incontra "la caduta" come evento inevitabile per poter risalire, ma mostra anche come la creazione di un simbolo porti alla comparsa di eroi ad esso ispirati (che difatto era l'obbiettivo dichiarato di Bruce Wayne) e ad inevitabili copycat di bassa statura.
Infine c'è un ampio discorso sulla vendetta e sull'uso del male per fare il bene e viceversa, temi minori che però attraversano tutta la pellicola.
Forse un pò tutto il film è proprio nella frase di Dent "O muori da eroe, o vivi abbastanza a lungo da diventare il cattivo".
Un encomio rinnovato va alla volontà di quasi verosimiglianza che ha voluto imprimere Nolan ai suoi film, vero motivo per cui Heath Ledger è riuscito a creare il miglior cattivo di sempre; questo unito ad una recitazione animalesca che si esmprime tutta sulle movenze dinoccolate, ingobbite e ossessive (anche del viso) riesce a riempire lo schermo ad ogni inquadratura del Joker.
Nolan riesce a rendere solidissimo un film dalle mille sfumature e a rendere invisibile una regia che obbligata a mille scelte.
Mi accodo a badtaste nel dire che questo è probabilmente il film supereroistico più importante di sempre ed il film commerciale più importante di sempre (almeno dai tempi de "Lo squalo").

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