Che fosse un comico bollito prestato alle cassette della frutta di Hyde Park lo diciamo da un pezzo. Che avesse dei complessi d'infriorità verso le donne non-veline lo avevamo sospettato. Ora il bollito alla genovese c i fornisce l'ennesima conferma. Misogino, e anche alquanto cretino. Tafanus
Il Rag. Grillo e de le donne che lo sovrastano: un rapporto penoso (da un post di Toni Jop)
Da un po’, i suoi bersagli sono donne, di sinistra, e hanno ruoli di rilievo. Se qualcuno poteva pensare che il tonfo di stile marcato nel demente attacco contro la presidente della Camera, Laura Boldrini, fosse un incidente di percorso, ecco invece un nuovo dato di cronaca smentire l’estemporaneità del fenomeno.
Aveva detto che Boldrini era «un oggetto di arredamento»? Bene, in queste ore ha provveduto a dire che Debora Serracchiani «è carina e niente di più». Più o meno, restiamo nel campo dell’oggettistica da camera. Il contesto è interessante. Il capo padrone dei Cinque Stelle stava parlando in diretta streaming ai suoi riuniti a Palmanova (Udine) per fare il punto sulle questioni regionali. Ecco il suo bel faccione (oggetto di arredamento?) apparire dall’aldilà, tipo caimano in forma. Vede di dare la carica alla sua legione che, in Friuli Venezia Giulia, doveva vincere e invece ha perso forte.
Così, arriva a Serracchiani, la donna che lo ha battuto e ora governa la Regione. «È stata messa lì per far finta di far qualcosa», spiega ai legionari frastornati. Ora, di cose se ne possono sempre dire a iosa su qualunque argomento, ma questa formula è o non è il segno che non aveva – e può capitare, per carità – niente da dire in materia? È come quando ci chiedono qualcosa su qualcuno che conosciamo niente e si risponde vaghi «e… com’è? Eeee e come dev’essere? È quello che è». Ma il cuordileone ha una immagine che gli buca il video della memoria e la spara sereno: «È carina….». Era esattamente quello che i suoi fedeli volevano sapere: se Debora Serracchiani è una cozza oppure no. Oltre la carineria, fa capire profondo come il mare, «niente di più». Poi si arrabbia se gli dicono che ricorda intenso il vecchio Bossi, oppure quell’altro galantuomo di Berlusconi.