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Il Ceará non va poi cosi male !!!

Creato il 19 marzo 2011 da Giancarlo
Il 10 di questo mese, presso la Maison Dunas, alle 19:00 verrà presentato “L'Annuario del Ceará 2009-2010”, dove vengono presentati i dati relativi al “Ceará em Números” prodotto dall'Instituto de Pesquisa Estratégica Econômica do Estado (Ipece), che si basa sulla Pesquisa Nacional por Amostra de Domicílios dell'Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (Pnad-IBGE).Dai dati si può rilevare che lo stato ha avuto un buon risultato negli indicatori socio-economici, risultando i migliori della regione (Nordeste), risultando vicini a quelli verificatesi nel resto del paese.Dai risultati si rilevache nel Ceará, la proporzione delle persone povere è del 25,15%, su una media nordestina del 46,49 e sulla media nazionale del 44,71%. Quardando i risultati riferenti alle persone di estrema povertà (indigenti), il Ceará è ancora in vantaggio, con l'8,74%, sul 19,24% nordestino e sul 19,30% del Brasile.Benché i risultati siano molto incoraggianti, la direttice generale (interinale) dell'IPECE, Eveline Barbosa, afferma che molto può ancora essere fatto, “Dobbiamo migliorare sopratutto gli indicatori come le condizioni sanitarie basiche e la tassa di analfabetismo funzionale”La raccolta del dati abbraccia anche comparazioni di corto (cinque anni) e lungo (dieci anni) periodo. Nel 1996 il cearense aveva mediamente 3,76 anni di studio, nel 2006 questo numero salì a 5,34 anni. Già la tassa di analfabetismo funzionale tra adulti ebbe una riduzione del 18,71% tra il 2002 e il 2007, “Quello che noi percepiamo è che il Ceará si stà sviluppando abbastanza. Uno dei dati che richiamò la nostra attenzione è stato il miglioramento nel tasso di analfabetismo, che presenta risultati positivi”Nell'analisi di Flávio Ataliba, professore del corso di Economia dell'Università Federale del Ceará (Caen/UFC), la caduta dei livelli di povertà e di disugualità nello Stato sono ancora insufficienti, “Negli ultimi anni abbiamo aumentato il rendimento, ma non riusciamo a fare in modo che questo rendimento ricada sulle fasce più povere della popolazione. La disuguaglianza non è caduta molto, perché abbiamo problemi gravissimi nel sistema educativo. Solo con una scuola pubblica di qualità potremo risolvere questo problema”Il presidente dell'Ufficio Tecnico di Studi Economici del Nordeste ((Etene), entità legata al Banco do Nordeste, José Sidrião de Alencar, crede che la grande sfida del Ceará è la decentralizzazione degli investimenti, “Dobbiamo portare lo sviluppo per regioni importanti, come il Cariri, Sobral e Quixadá. Sono poli che necessita dinamizzare perché la rendita sia ben distribuita, e non solo concentrata nella Grande Fortaleza”.L'Anuário do Ceará 2009-2010 può essere acquistato nelle grandi librerie al prezzo di R$ 44,90Alcuni risultati, non citati nel testo qui sopra.Domicili con acqua corrente
Ceará: 83,3%
Nordeste: 75,7%
Brasil: 78,8%Tassa di analfabetismo
(15 anni o più)
Ceará: 10,38%
Nordeste: 20,74%
Brasil: 20,60%Grado di urbanizzazione
Ceará: 83,5%
Nordeste: 71,8%
Brasil: 76,4%

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