USCITA CINEMA: 01/05/2013
GENERE: Drammatico, Poliziesco
REGIA: Michele Placido
SCENEGGIATURA: Cédric Melon, Denis Brusseaux
ATTORI: Daniel Auteuil, Mathieu Kassovitz, Olivier Gourmet, Francis Renaud, Nicolas Briançon, Jerome Pouly, Luca Argentero, Violante Placido, Michele Placido
FOTOGRAFIA: Arnaldo Catinari
MONTAGGIO: Sébastien Prangère, Consuelo Catucci
MUSICHE: Nicolas Errèra, Evgueni Galperine, Sacha Galperine
PRODUZIONE: Babe Film, Ran Entertainment, Climax Films, Filmarno, StudioCanal, France 2 Cinéma, Appaloosa Films, Apidev 2010, Radio Télévision Belge Francophone (RTBF), Casa Kafka Pictures, Belfius, Rai Cinema, Canal+, Ciné+, France Télévision, Cinémage 6, Palatine Étoile 9 , Cofimage 23
DISTRIBUZIONE: 01 distribution
PAESE: Belgio, Francia, Italia 2012
DURATA: 89 Min
FORMATO: Colore
Trama:
Il commissario Mattei sta per arrestare una nota banda di rapinatori quando, nel corso di un ennesimo colpo ad una banca di Parigi, un cecchino appostato sul tetto di un palazzo prospiciente uccide un gran numero di poliziotti accorsi sul posto, permettendo ai malviventi di fuggire. Ma uno di loro è gravemente ferito e il piano di fuga risulta così compromesso. Mattei organizza allora una gigantesca caccia all’uomo.
Commento:
Presentato personalmente da Michele Placido come pellicola fuori concorso all'ultimo Festival del Film di Roma, “il Cecchino” segna il ritorno al cinema di genere del buon Michele dopo il bellissimo “Vallanzasca”. Realizzato in Francia vista l'impossibilità di girarlo in Italia, si snoda fra il polar e poliziesco e viene presentato molto bonariamente come un “Romanzo Criminale” alla transalpina. In realtà non è purtroppo degno di allacciare le scarpe neanche al già citato lungometraggio dedicato all'indomito Renato. Un dispendio di energie e risorse purtroppo male utilizzate. A nulla sono servite le presenze di due grandissimi attori del cinema francese come Daniel Auteuil e Mathieu Kassovitz. Così come viene letteralmente sprecato il notevole l'incipit incentrato su di una spettacolare sparatoria estremamente efficace fuori una banca nelle prime scene del film.
Il soggetto si smarrisce tra mille personaggi e sottotrame, alcune quasi inutili, lo scorrimento della narrazione si appesantisce tanto da far sembrare il film più lungo della sua reale durata. Discreta l’interpretazione del nostro Luca Argentero bravo nel dare il volto ad un personaggio purtroppo privo di vero spessore. Inutile il ruolo dedicato dal regista a sua figlia forse creato per l’occasione da bravo papà. Il film vorrebbe analizzare la decadenza occidentale, purtroppo fallisce miseramente presentando fin troppe lacune. Il contrasto da Dottor Jekyll e Mr Hyde dell'insolito cattivone di turno non migliora la situazione. Una tragedia umana più artistica che reale. Tanta forma per poca sostanza.
Pro.
- Un bel cast tecnico e artistico.
- Un discreto inizio.
Contro.
- Troppi personaggi e sottotrame.
- 89 minuti infiniti.