Il “celolunghismo” dei siti dei quotidiani italiani

Creato il 06 marzo 2015 da Pedroelrey

Una coper­tina con più di 4 metri di altezza e con un totale di oltre 150 richiami oltre a una mezza doz­zina di inserti spe­ciali: chi com­pre­rebbe mai un gior­nale così? Evi­den­te­mente nes­suno. Così come nes­sun edi­tore si lan­ce­rebbe in una ope­ra­zione del genere. Almeno no se si guarda al mondo della carta stam­pata. In realtà i gior­nali stanno più o meno tutti dimi­nuendo il pro­prio spa­zio edi­to­riale attra­verso due stru­menti: la ridu­zione del for­mato e la ridu­zione del numero di pagine per sin­gola edi­zione. La carta costa, parecchio.

Eppure, per quanto para­dos­sale possa sem­brare, quello che suc­cede per le ver­sioni online dei grandi quo­ti­diani la situa­zione è com­ple­ta­mente diversa. E in que­sto caso i gior­nali ita­liani sem­brano afflitti da una sorta di “celo­lun­ghi­smo” cro­nico. Tutti, grandi e pic­coli, nazio­nali e locali, pre­sen­tano una lun­ghezza della home­page ecces­siva se non infi­nita. I gior­nali ita­liani (il sito) ce l’hanno più lungo degli altri. Più degli ame­ri­cani, dei fran­cesi, dei bra­si­liani o degli spa­gnoli. Ma non c’è da esserne troppo fieri.

Si tratta infatti di un pri­mato che tra­di­sce il fatto di come ancora siano poco chiare la com­po­si­zione e le neces­sità della comu­nità dei pro­pri let­tori. Il risul­tato è una sorta di mine­strone infor­ma­tivo con il mag­gior numero di ingre­dienti pos­si­bili per accon­ten­tare, poten­zial­mente, un poco tutti. Inol­tre si tratta di un equi­voco che induce al peg­giore degli errori gior­na­li­stici: ren­dere il noti­zia­rio indi­stinto e, quindi, far per­dere il senso della gerar­chia e della rile­vanza delle noti­zie.  E’ evi­dente che già dopo il metro del rullo di una home­page di un sito di infor­ma­zione, la distin­zione tra noti­zia­rio reale, appro­fon­di­menti, pet­te­go­lezzi e magari sem­plici curio­sità rischia di vacil­lare. Così può capi­tare di avere il nudo di Kate Moss sopra al richiamo sulla richie­sta degli utenti alla Apple per otte­nere più emo­ti­con con fac­cine dai capelli rossi, e il tutto magari al fianco all’espulsione di Bat­ti­sti da Bra­sile. La sen­sa­zione è che in Ita­lia sem­bra pre­va­lere l’ansia da click o da pre­sta­zione, il desi­de­rio di acciuf­fare il mag­gior numero di pagine viste attra­verso anche un numero esa­ge­rato di titoli e richiami, con l’inevitabile peri­colo dello sci­vo­lone su temi come la foto sexy o il pet­te­go­lezzo inu­tile. Ossia il rischio è di inciam­pare negli esempi che Man­tel­lini ha defi­nito il “Gior­na­li­smo delle Caz­zate” o di tra­sfor­marsi in “Media Che si Mastur­bano” come sot­to­li­neato da Pier Luca San­toro pro­prio su Data­me­dia­hub Le situa­zione all’estero oggi è deci­sa­mente diversa. In gene­rale in Europa non si supe­rano i tre metri. E non tragga in inganno l’esempio di  Libe­ra­tion che si distin­gue con una home da 4 metri abbon­danti. Quella lun­ghezza è dovuta al carat­tere pro­fon­da­mente foto­gra­fico, e imma­gini enormi ma di ele­vata qua­lità nella parte cen­trale, cosa che rende il loro sito estre­ma­mente gra­de­vole. Sono “lun­ghi” per causa delle splen­dide foto che pro­pon­gono a metà “scroll”.

Negli Stati Uniti invece si viag­gia spesso appena sopra il metro e mezzo per una home. E’ il caso di Usa Today e Washing­ton Post. Il New York Time da tempo si è atte­stato al metro e qua­ranta. E a con­tare il numero di titoli ci si ferma a un totale che si aggira intorno ai 60 richiami. Non solo ma l’organizzazione delle noti­zie dei siti di infor­ma­zione ame­ri­cani spesso è da manuale. Il Nyti­mes è strut­tu­rato in modo che  siano rico­no­sci­bili i richiami “Hard News” (in aper­tura) seguiti da un blocco “mul­ti­me­dia” che taglia la home grosso modo alla metà del rullo e  con subito sotto i titoli rela­tivi alle varie sezioni del quo­ti­diano: sport, opi­nioni, dal mondo e via dicendo. In sin­tesi, a parte il van­tag­gio di uno “scrol­ling” ridotto (un terzo in meno rispetto alla media ita­liana) e di un totale deci­sa­mente ridotto di richiami, avere una orga­niz­za­zione con una parte supe­riore di Hard news, e una infe­riore con “Le altre noti­zie” faci­lita, e non di poco, la navi­ga­zione e la com­pren­sione delle gerarchie.

Quella dello scroll infi­nito è un tipo di orga­niz­za­zione intro­dotta dai social che però hanno altra fun­zione: rac­con­tano in tempo reale le con­ver­sa­zioni tra utenti, chiac­chiere peral­tro non sem­pre inte­res­santi o di rilievo gior­na­li­stico. I quo­ti­diani dovreb­bero avere altra fun­zione: cer­care di rac­con­tare tutto, ma pro­prio tutto non sem­bra essere una scelta intel­li­gente. Insomma gli ita­liani ce lo avranno pure più lungo (il sito di infor­ma­zione), ma non neces­sa­ria­mente lo fanno meglio (il modo di orga­niz­zare le notizie)

NOTA METODOLOGICA Gli screen shot dei vari siti sono stati estratti con Sreen­Cap­ture, esten­sione per Chrome che genera una imma­gine dell’intera home­page scelta. Poi tutte le imma­gini sono state por­tate a una base di 1.000 pixel, misura usata come rife­ri­mento (990 per essere esatti) nell’ora di dise­gnare una pagina web. A quel punto si ottiene auto­ma­ti­ca­mente, e in pro­por­zione, il totale dell’altezza


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