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Il Centro IMID chiude definitivamente ed il professionista ideatore temporaneamente “bloccato”

Creato il 12 giugno 2014 da Yellowflate @yellowflate

sportello dei diritti Gli ammalati ed i pazienti si rivolgono in massa allo “Sportello dei Diritti” e sottoscrivono una petizione. Sabato 14 giugno, conferenza stampa per denunciare quanto sta accadendo

Era già nell’aria dopo le dimissioni dello scorso anno del professionista responsabile della struttura, ma com’è stato reso noto, l’IMID, acronimo che sta a rappresentare la struttura pubblica d’eccellenza di riferimento nazionale per la cura delle malattie rare di Campi Salentina in provincia di Lecce, è stata definitivamente chiusa con una delibera regionale anche perchè, per come affermato dal direttore generale dell’ASL di Lecce non si è riuscito a dare riscontro, alla “capillare ricerca di un professionista che potesse garantire gli stessi livelli assistenziali del predecessore“.

 Ed ora, come una doccia fredda starebbe per arrivare un provvedimento che bloccherebbe temporaneamente anche lo stesso professionista dott. Minelli, che con la sua esperienza, professionalità ed umanità era riuscito comunque a garantire una continuità, seppur presso strutture private alle attività di assistenza di ammalati e pazienti, anche dopo le sue dimissioni. Ecco perchè, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” comunica che su sollecitazione delle decine e decine di pazienti e ammalati che nel frattempo hanno letteralmente inondato le nostre caselle di posta elettronica “[email protected]” e “[email protected]” di segnalazioni e denunce in merito alla vicenda, è indetta una

Conferenza stampa

sabato 14 giugno 2014 alle ore 10 presso l’Hotel “Patria Palace” di Lecce, per fare il punto della situazione, per chiarire quanto accaduto e per dare voce agli stessi ammalati ed ai pazienti, privati letteralmente di un punto di riferimento a tutela della propria salute.

Lecce, 12 giugno 2014     

                                                                                                                                                                                        Giovanni D’AGATA



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