Il centrosinistra Lombardo: dai monarchici a rifondazione, in attesa della data del voto

Creato il 16 novembre 2012 da Antonioriccipv @antonioricci

Si, siamo ancora in attesa della date delle elezioni sia regionali che politiche.

Le date del 10 e 11 febbraio fissata dal governo sono destinata a cambiare e si va sempre più spediti verso una data in marzo che compatti sia regionali (Lombardia, Lazio, Molise) che politiche: il famoso election day.

Dire che la situazione è poco democratica è dire poco. Con l’aggravante che la legge elettorale non cambierà e ci diranno che non c’è tempo per le primarie dei parlamentari come dice Civati.

Intanto in Lombardia l’accordo sulle “consultazioni civiche” al posto delle “primarie di partito pare sia stato trovato.

Domani si insedierà il Comitato di garanzia (probabilmente formato dai sindaci di centrosinistra delle principali città di provincia, forse lo stesso Pisapia, e una ventina di rappresentanti dei partiti) che deciderà le regole della competizione.

Umberto Ambrosoli spiega dalle frequenze di Radio Popolare le ragioni della primarie civiche sta nell’allargamento della  base di partenza non solo al “mondo civico” ma anche a forze politiche centriste come l’Udc: “Per vincere non basta la sinistra. L’Udc e gli altri vanno ascoltati e forse accolti se ci sono punti di contatto: il mondo della sinistra non è abbastanza per vincere, rischiamo la sconfitta”.

Tra gli altri impegni annunciati da Umberto Ambrosoli ieri c’è anche quello di lasciare il cda del gruppo Rcs in caso di vittoria delle nuove primarie, che ci pare il minimo.

Alle primarie civiche, che si dovrebbero svolgeranno il 15 dicembre , oltre ad Ambrosoli, parteciperanno  sicuramente Alessandra Kustermann, ginecologa “arancione” dell’ospedale Mangiagalli, molto amata dalla borghesia meneghina, che Andrea Di Stefano, giornalista ed economista, direttore della rivista “Valori”, sostenuto dalle sinistre di movimento e dal prete di strada don Gino Rigoldi.

Attorno ad Andrea Di Stefano, peraltro, si sta sostanziando l’ipotesi di una lista sostenuta da Rifondazione comunista e dalle sinistre lombarde, che potrebbe chiamarsi “Sinistra per Ambrosoli”, pronta a confluire sul sostegno all’avvocato se Di Stefano dovesse uscire sconfitto dalle consultazioni.

Avviando un dialogo con alcune forze di movimento come Alba, Rifondazione ambirebbe a entrare a pieno titolo nella coalizione di governo del Pirellone. Anche se una coalizione da Rifondazione all’Udc sarebbe davvero un miracolo a San Siro ed è più probabile che molto presto Ambrosoli dovrà fare delle scelte. Per ora il dialogo con Di Stefano è aperto.

Oltre a Kustermann e Di Stefano sembra deciso a restare in corsa anche il consigliere comunale del Psi, Roberto Biscardini. E non ha ritirato la candidatura neanche Fabio Pizzul, consigliere regionale del Pd di provenienza “civica” (è stato a lungo presidente dell’Azione cattolica milanese) su cui, prima della decisione di Ambrosoli, si stava catalizzando l’interesse di buona parte del centrosinistra. Pizzul deciderà oggi, ma se restasse in pista per Ambrosoli potrebbe essere un problema.

Giulio Cavalli forse. Ha incontrato Nichi Vendola e il rischio che ritirando la sua candidatura Sel finisca indebolita da queste primarie esiste. Non si esclude che potrebbe correre anche lui.

Il quadro dovrebbe chiarirsi in giornata, visto che – almeno stando al vecchio regolamento – le firme andrebbero consegnate entro domani.

Dietro al candidato Ambrosoli c’è molta Democrazia cristiana.

A lavorare sulle candidature c’è Roberto Mazzotta, ex Dc e Bpm, assieme ad altri pezzi della vecchia Dc. E della squadra fa già parte anche Anna Mancuso, ex candidato di Futuro e libertà a Monza.

C’è anche Marco Vitale ex assessore della giunta leghista di Marco Formentini, senza dimenticare l’Unione Monarchica Italiana.

Dire che si profila una coalizione assai composita è un eufemismo.



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :