La situazione dopo la sentenza del processo Ryby è esplosiva, la linea di separazione sbandierata a caldo tra sostegno al governo e vicende giudiziarie diventa sempre più sottilie. La sentenza ha creato conflittualità.
Poi c’è un altro aspetto. Ci saranno altri trentadue indagati. Finiranno sul registro della Procura dopo l’estate. Un atto dovuto su espressa richiesta dei giudici e poi si valuterà caso per caso. Dopo la condanna per Silvio Berlusconi a 7 anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici prende sempre più corpo l’ipotesi che, dopo il processo all’ex premier e quello parallelo a Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, stia per nascere, a breve, anche un’inchiesta “Ruby-tre” che andrà a toccare tutti quei trentadue testimoni a favore del Cavaliere per i quali i giudici hanno chiesto la trasmissione degli atti alla Procura.
Lo hanno difeso in aula, ora potrebbebero rispondere di quelle parole, ritenute false dai giudici.
Olgettine, segreterie, sottosegretarie, amici ma, anche un funzionario della Questura di Milano, politici, pianisti, massaggiatori, si apre un’altra pagina giudiziaria. Una nuova indagine. Un nuovo processo a carico di chi non avrebbe detto la verità e non soltanto le ragazze Bunga-bunga, ma anche un nuovo filone che potrebbe presto avere trentadue indagati per falsa testimonianza e anche andare ad approfondire presunti profili illeciti in quel rapporto economico tra il leader del Pdl e le cosiddette ‘Olgettine’, mantenute con 2500 euro al mese e nel frattempo passate sul banco dei testimoni per descrivere le serate di Arcore come feste “normali ed eleganti”.
Adesso lo scenario è nuovo è il terzo processo Ruby con dentro il cerchio magico di Berlusconi.
Da ultimo, non si può escludere che il nuovo fascicolo sul caso Ruby non vada a sondare anche profili di presunta corruzione in atti giudiziari o di subornazione di testimoni, reato che punisce “chiunque offre o promette denaro o altra utilità alla persona chiamata a rendere dichiarazioni davanti all’autorità giudiziaria” per “indurla a commettere” falsa testimonianza. I pm avevano già segnalato nei loro atti la “grave” attività di “inquinamento probatorio” del Cavaliere, da cui le ragazze-testimoni ricevono un vitalizio mensile. Tutto questo sarebbe una svolta e un nuovo processo per Silvio Berlusconi.