Il cervello delle donne in gravidanza, prima del parto, si modifica in modo da poter essere più ricettivo nei confronti delle richieste del neonato. La scoperta è stata effettuata dalla Royal Holloway university di Londra, dopo aver preso in esame 39 future mamme. I dati sono stati illustrati durante la conferenza della Bps, ossia della British psychological society.
I ricercatori hanno mostrato alle volontarie differenti fotografie nelle quali erano immortalati neonati ed adulti con espressioni varie, sia di felicità che di tristezza. Si è arrivati a concludere che quando le donne in dolce attesa mettevano a fuoco i volti di soggetti sereni e sorridenti, il loro emisfero destra reagiva in maniera molto marcata.
Le madri quindi vengono aiutate dalla natura a percepire ed interpretare le espressioni del piccolo; questo le aiuta a capire i suoi bisogni e i suoi desideri rendendo il rapporto unico e speciale.
Si tratta di una scoperta fondamentale perchè conferma che le donne in prossimità del parto mettano in atto delle modifiche fisiche ed emotive che le rendano idonee a prendersi cura del piccolo in arrivo. Al momento però non si è ancora arrivati a capire quale sia il momento preciso in cui i cambiamenti prendano avvio e quale sia la spinta decisiva.
La ricerca britannica si è rivelata particolarmente importante anche per affrontare, in maniera corretta, il problema della depressione post partum, cioè di quel periodo di tristezza e di angoscia che attanaglia moltissime neo mamme. Infatti, i ricercatori sono concordi nel sostenere che le donne vittime della depressione post partum, probabilmente, non hanno sviluppato correttamente tutte le modifiche che le aiutano a rispondere alle esigenze del neonato. Lo studio avrebbe mostrato che chi soffre di questa crisi non è riuscita a mettere in atto del tutto il rapporto speciale che vige fra madri e figli e che è la base per affrontare positivamente questa meravigliosa esperienza.
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