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Il cervello riconosce le parole visivamente

Creato il 17 novembre 2011 da Rossellagrenci
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IL CERVELLO RICONOSCE LE PAROLE VISIVAMENTE

Un’interessante scoperta* pubblicata ieri (naturalmente viene dall’America!) e che potrà essere utile per capire come aiutare meglio i dislessici:

I lettori esperti sono in grado di riconoscere le parole perchè collocate in una sorta di dizionario visivo, questo è quello che hanno scoperto i neuroscienziati della Georgetown University Medical Center (GUMC).

L’idea del dizionario visivo confuta la teoria che il nostro cervello riconosce le parole per il suono.

Questa scoperta, riportata al meeting annuale della Society for Neuroscience 2011, è importante perché può aiutare a scoprire le basi cerebrali dei disturbi di lettura, come la dislessia.
La ricercatrice Laurie Glezer dice:

“Quello che abbiamo scoperto è che una volta che abbiamo imparato una parola, è collocata in un dizionario puramente visivo nel cervello. Avere una rappresentazione puramente visiva permette il riconoscimento veloce ed efficiente delle parole, quello che vediamo nei lettori esperti. Questo studio è la prima dimostrazione di questo concetto.Potrebbe essere che nella dislessia, a causa di problemi di elaborazione fonologica, questi individui non siano mai in grado di sviluppare una rappresentazione visiva delle parole che hanno incontrato prima.Glezer e collaboratori hanno fatto riconoscere delle parole in 12 volontari con la fMRI (Risonanza Magnetica Funzionale per Immagini).Quando vediamo una parola per la prima volta, abbiamo bisogno un certo tempo per riconoscerla e leggerla ad alta voce, ma forse, dopo solo una presentazione della parola, si può riconoscerla senza pronunciarla.  I ricercatori sono stati in grado di vedere che parole diverse, ma con un suono simile, come “lepre” e “capelli” (in inglese “hare” ed “hair”), attivino neuroni diversi. Ciò si verifica perché il nostro cervello utilizza prima la fonologia per decodificare la parola e abbinare il suono con la parola scritta. Una volta che lo facciamo e incontriamo la parola più spesso, non abbiamo più bisogno, all’inizio, della fonologia, ma basta l’input visivo per identificare la parola”.

  * La traduzione è mia.


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