Il chindol (prima puntata)

Creato il 02 gennaio 2012 da Annalife @Annalisa

Ora, lascerò perdere l’annosa questione se sia meglio il rumore delle pagine girate e l’odore di un libro nuovo (o vecchio), rispetto allo schermo piatto e apparentemente indifferente di un lettore per e-book. Come dipendente dai libri di carta, e in quanto compratrice compulsiva di essi, anche in caso di finanze assai scarse, do per scontato che continuerò ad acquistare libri in carne e ossa e carta e inchiostro.
Però.
Però intanto, dopo averci sbavato sopra per anni, sono arrivata al Kindle.
Perché per anni? Perché il Kindle?
Cominciamo dalla prima domanda: per anni perché la prima versione del Kindle (2009) costava, allora 299 dollari (che al cambio attuale sono ancora circa 230 euro, mica noccioline). Ora, anche facendo il conto che acquistando gli e-book per l’e-reader Kindle avrei risparmiato qualcosa, era troppo. E poi sul risparmio degli e-book aprirò un’altra dolorosa pagina più avanti.
Il prezzo alto mi ha fatto desistere, ma questo ha fatto sì che, nel frattempo, la Amazon abbia perfezionato l’aggeggio (per esempio, il fatto di poter leggere i libri Kindle anche su Pc, il fatto di poter leggere i file in pdf senza convertire -cioè senza perdere formattazione- e altre cose leggere e vaganti ma utili).
Intanto, sono usciti altri lettori (altri e-reader, cioè), che parevano poter far concorrenza al Kindle. Ma io, sempre fissata con quello, soprattutto perché i prezzi non erano bassi per nessuno, e perché le prove di altri e-reader risultavano sempre insoddisfacenti (magari erano a colori, si potevano prestare libri, e così via, ma erano anche lenti e difficili da usare). Oppure erano cagate e basta. Mi informavo, e poi tornavo al Kindle. Cioè, a sbavare sul Kindle, nonostante il fatto che, in Italia, si remasse intanto in senso contrario (per esempio, togliendo la possibilità di scaricare quotidiani nazionali sul Kindle, bravi, complimenti).
Poi, soldo dopo soldo, sono riuscita ad avere il necessario per acquistare il Kindle (che loro chiamano) di seconda generazione, proprio nel momento in cui Amazon faceva un’offerta, che ora non ricordo nemmeno quant’era perché era in dollari e ho dovuto convertire. So soltanto che con circa 130 euro ho avuto in mano, dall’America, in tre giorni, il mio Kindle bianco, con tastierina, manuale (in english), possibilità di metterci su tutti i libri che volevo e custodia-copertina in pelle -finta-. Sono stata sfortunata perché un mese più tardi è uscita una nuova versione a prezzo pressoché simile (ma se mi fossi mossa in tempo, entro un mese dall’acquisto, diciamo, avrei potuto rimandare indietro tutto ed avere la versione nuova).
Però sono anche stata fortunata perché, alla fine, era meglio il mio Kindle2.
E intanto così ho imparato che la versione ultima non sempre è meglio della versione precedente.



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