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Il chiodo fisso

Da Antonio
Il chiodo fisso"Oggi nell’esercito mettono gli uomini da una parte e le donne da un’altra. Dormono in posti diversi perché giustamente possono crearsi dei disguidi [...] Dunque se ci sono degli omosessuali dichiarati che vogliono praticare la loro omosessualità devono essere messi in camerate separate. [...] E’ una questione di buonsenso – aggiunge Giovanardi - se avessi due o tre persone che non solo sono gay ma vogliono praticare in maniera attiva la loro omosessualità, avrei qualche imbarazzo a essere in una camerata con loro. Le camerate separate sarebbero una cosa assolutamente normale." (Il Fatto Quotidiano)
Questo dichiara l'on. Giovanardi, presumibilmente per evitare che si faccia sesso in caserma. Bene, dopotutto le caserme non possono certo trasformarsi in casematte del sesso, quello che lascia sgomenti di quest'uomo è la frusta monotonia dei suoi argomenti di elezione, preoccupantemente analoga a quella che si osserva in certi stati psicotico-maniacali a carattere compulsivo dovuti a eventi drammatici che polarizzano in maniera anomala il carattere, come traumi particolarmente severi o scottanti delusioni d'amore, oppure dovuti ad eccessiva esposizione a forme di realtà semplificate che potremmo definire monodimensionali dove la dimensione privilegiata è ipertrofica rispetto alle altre, come ad esempio i film pornografici.
Ma devo lasciar perdere valutazioni che richiedono competenze diverse da quelle di un biologo che anziché rivolgersi alla psicologia potrebbe erroneamente indirizzarsi verso l'etologia, peraltro con il rischio di trovare risposte soddisfacenti anche in questa disciplina!
Entro invece nel merito dell'efficacia della "proposta" che l'on. Giovanardi ha formulato valutando sicuramente, con la precisione che gli è riconosciuta, tutte le premesse e le possibili conseguenze. Se la separazione di camerate per uomini e donne serve a prevenire attività sessuali in caserma, l'on. avrà pensato che "è una questione di buon senso" separare omosessuali da eterosessuali. Per cui se adesso ci sono camerate separate per uomini e donne, presumibilmente nel fantastico mondo dell'on. Giovanardi ci dovrebbero essere camerate separate per uomini eterosessuali, donne eterosessuali, uomini omosessuali, donne omosessuali, uomini bisessuali, donne bisessuali e mi fermo qui che la lista potrebbe arricchirsi di novità categoriali sconvolgenti persino per un uomo di aperte vedute come l'on. Giovanardi.
Ebbene,dalla regia mi fanno sapere che gli omosessuali fanno sesso prevalentemente con altri omosessuali (fatta eccezione per alcuni sedicenti eterosessuali magari felicemente coniugati), per cui la soluzione concepita per prevenire attività sessuali in caserma sembra in definitiva un'iniziativa per promuoverle! Sempre ragionando come sembra fare l'on. Giovanardi, ovvero l'omosessuale fa sesso, sempre e comunque, soprattutto se dichiarato! Pertanto, salvo che nella mente dell'onorevole non albergasse il recondito obiettivo di trasformare le caserme in luoghi di piacere per omosessuali, allora dovrà cercare una soluzione differente.
Un suggerimento potrebbe essere una cameretta singola, se si chiude un occhio sulle attività onanistiche!
Se invece l'on. Giovanardi non avesse intenzione di soffermarsi sulle diaboliche varietà che l'onanismo assume, allora potrebbe ascoltare attentamente LZ Granderson in questa conferenza dove, sorpresa sorpresa, scoprirà che gli omosessuali non fanno solo sesso, quasi tutti sono dediti a vivere la propria vita, serenamente se possibile e se nessun coglione rende difficile un compito già gravoso e incerto, per chiunque!

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