Il Chp come il Baath

Provocatoria riflessione di Mustafa Akyol, giornalista e recente autore di Islam Without Extremes. A Muslim Case for Liberty, sulla storia politica turca: che interpreta come un’eterna sfida – a partire dalla “primavera turca” del 1950 (le prime elezioni libere) – tra le forze di centro-destra, più rispettose della sensibilità religiosa della popolazione e liberiste in economia (Il Partito democratico di Adnan Menderes, il Partito della giustizia di Süleyman Demirel, il Partito della madrepatria di Turgut Özal, il Partito della giustizia e dello sviluppo di Recep Tayyip Erdoğan), e le forze ultra-laiciste, elitiste e stataliste incessabili promotrici di colpi di stato. E per Akyol, non è un caso se il governo dell’Akp ha preso le distanze dalla Siria di Assad, mentre nell’89° anniversario della Repubblica una delegazione del Chp – il partito idolatrato dai kemal-leghisti nostrani – si è recata in visita a Damasco per solidarizzare col leader siriano: “dopotutto – chiosa Aykol – il kemalismo è la versione turca del baathismo”.