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“Ho scoperto che al mio paese nasce, cresce e si gusta un frutto che non si trova da nessuna parte, e nessuno conosce, neanche nei paesi vicini. Ogni volta che lo cito tutti cadono dalle nuvole, e quando lo descrivo, pensando che abbia altrove solo un nome diverso, restano meravigliati perché lo ignorano. Da noi si chiama cibo, o la sua dicitura estesa è «Cibo del paradiso». Il frutto che gli somiglia vagamente è un'albicocca gigante delle dimensioni di una pesca, ma è di colore e di sapore diverso da ambedue. È un frutto carnoso e peccaminoso, forse era davvero il frutto proibito che quella porca d'Eva offrì al suo partner, l'unico uomo che aveva la certezza matematica di non essere un cornuto.
L'eden era ubicato in agro di Bisceglie. E noi abitanti non lo sapevamo.” Marcello Veneziani http://www.ilgiornale.it/interni/dopo_55_anni_ho_scoperto__che_mio_paese_e_paradiso/26-08-2010/articolo-id=469226-page=0-comments=1
Ma com’è l’albero di Cibo del Paradiso?
È molto vigoroso e ha l’aspetto generale caratteristico di un albero espanso (di elevato vigore e habitus espanso). Il ramo di un anno dell’albero di albicocco Cibo del Paradiso si sviluppa all’interno, è di colore verde – bruno ed è di media lunghezza, le gemme sono di forma arrotondata, e si trovano nella parte mediana del ramo.
La foglia in media è di 7,0 cm x 6,5 cm, a forma di uovo rovesciato con la parte più stretta verso la base (obovata), con apice ampio, ha l’angolo formato dalla direzione della foglia con la direzione del fusto al suo punto di inserzione sul nodo (angolo basale) troncato, al margine della foglia le sporgenze sono simili a dentature ma con contorno arrotondato (margine bicrenato), picciolo corto di colore verde scuro, con glandole. Ha la fioritura medio - tardiva ed intensa; con fiori dai petali circolari, rosacei.
La maturazione delle Albicocche Cibo del Paradiso si ha tra la fine di giugno e gli inizi di luglio;
la fruttificazione è sui rami nati da gemma a legno, che dopo uno o due anni daranno i frutti (dardi) e rami misti cioè che portano sia gemme a legno che gemme a fiore.
L’albicocco Cibo del Paradiso è di media produttività e di media scalarità di maturazione (le albicocche non maturano tutte in un unico periodo) i frutti Cibo del Paradiso hanno scarsa resistenza alle manipolazioni.
L’albicocca di questa varietà è medio grossa del peso medio di 55- 65 g. La forma dell’albicocca è oblata, leggermente asimmetrica, apice leggermente depresso, cavità peduncolare mediamente
ampia e profonda, linea di sutura leggermente incavata.
La buccia è liscia, di colore giallo chiaro-biancastro, sovracolore rosso lieve-rosa vicino alla cavità peduncolare, lenticelle scarse e di medie dimensioni.
La polpa è di colore giallo chiaro o biancastra, poco soda, tessitura fine, semi aderente; ha la cavità al nocciolo ampia. Il nocciolo è medio-grande, piatto, apice appuntito e base mediamente larga, carenatura mediamente rilevata con il sapore della mandorla leggermente amaro.
Sapore dell’albicocca Cibo del Paradiso è eccellente, dolce e di media acidità.
L'albero di albicocco può essere ospitato nei nostri giardini e nei nostri terrazzi per questo riporto le considerazioni di alcuni che hanno provato a farlo.
I terreni adatti alla coltivazione
“Io coltivo volentieri le albicocche perchè non necessitano di molte cure, anche se a volte gli alberi adulti seccano, l'albicocco non è un albero longevo ma cresce veloce... poi si innesta facilmente sul mandorlo che nei terreni aridi e calcarei come il mio è un vantaggio. Oppure su albicocchi da seme, di cui lascio sempre un ramo del semenzale per vedere se magari non sia una buona varietà (l'albicocco essendo autofertile può dare piante "simili" alla madre). “
L'ipollinazione
“Io coltivo varietà autofertili e ho osservato che il fiore si impollina da solo anche senza vento. Gli alberi sono pieni di di albicocche. Ottengo tanti frutti perchè spargo il compost che mi faccio in casa con l'umido dei rifiuti e spargo anche del letame maturo attorno al tronco poi col forcone smuovuo un po' la terra per arieggiare e far penetrare il concime, senza danneggiare le radici.”
La potatura
“La potatura è necessaria, si deve arieggiare la pianta all'interno e tagliare a metà rami troppo vigorosi. Se non poti la pianta cresce disordinata con rami lunghi che il vento la può spezzare. Comunque per avere frutti devi dare da mangiare agli alberi di albicocco, non usare concimi minerali ma organici che creino humus.”
Oggi si coltivano le albicocche cariche di colore rosso
“Io ho la Cibo del Paradiso con le albicocche a polpa giallo chiara oggi le albicocche non sono nemmeno più di quel colore, e non hanno nemmeno lontanamente il sapore della Cibo.
Adesso vanno sempre più verso i colori scuri, infatti i produttori su larga scala hanno le cultivar a sovracolore rosso intenso, ma mi dicono che stanno già prendendo piede quelle che sono talmente colorate che ormai di rosso non hanno solo la parte esposta al sole, ma il rosso è proprio il colore di base. Non parliamo delle ultimissime novità che si sono affacciate negli ultimi due anni ma ancora da valutare bene....ce ne son alcune che sono di color prugna, altro che rosso...e la polpa è rosa scuro. E le chiamano ancora albicocche? “
L'albicocco è una pianta che ha bisogno di un certo numero di ore di freddo, dipendente anche dalla varietà, per fiorire regolarmente?
dipende dalla cultivar, non tutte hanno la stessa esigenza in freddo, si va dalle 150 ore alle 500 se ricordo bene. Ed è una differenza enorme! Per rendere l'idea, qui che siamo in zona 9 abbiamo 300-400 ore di freddo in annate "normali".
“Il vero problema da me è che ci sono anni dove l'albicocco non fiorisce per niente, non so perchè, inoltre capita che se non vengono raccolte esattamente quando sono mature, basta ritardare di un giorno o due per trovare centinaia di kg di albicocche cascate a terra con i vermi dentro...
Quindi passano anni e anni dove non si raccoglie nemmeno un frutto da 10 alberi (e da 10 di susine!), altri invece dove gli stessi alberi fanno centinaia di kg di frutti ciascuno che devono essere consumati tutti esattamente al momento della maturazione se no vengono rasi al suolo dalla mosca.. .”
Per il resto non credo sia un problema imputabile al freddo, anche perchè ho visto albicocchi fruttificare in giardini di città sulla costa siciliana, dove raramente si scende sotto gli 8-9 gradi.
Le fave intorno alla pianta come concime
Io non concimo molto, ma attorno alle piante semino fave, che un po' di azoto lo portano. In estate metto le piante delle fave estirpate attorno ai tronchi come pacciamatura e anche quelle, decomponendosi, un po' di nutrimento lo portano, tengono umido e non fanno crescere le infestanti.
Mettere più cultivar di albicocco
Nel caso degli albicocchi invece non cambia niente, per le cultivar autofertili mentre invece è una manna dal cielo per quelle parzialmente o totalmente autosterili. A patto che la fioritura avvenga nello stesso momento.......
Quindi per chi ha un orto-frutteto è sicuramente molto consigliabile inserire diverse cultivar per aumentare l'efficacia dell'impollinazione (più sono le cultivar e più probabilità ci sono che siano contemporaneamente in fiore diverse piante).
Non date molto credito alle cose che dicono i vivaisti sulle cultivar che si devono accompagnare per l'impollinazione, sono solo indicazioni da valutare sul posto: ogni singola cultivar si comporta diversamente di anno in anno in base all'andamento climatico, e spesso avviene che se un anno due cultivar fioriscono assieme, l'anno seguente potrebbero non farlo. Dipende dal microclima della zona, dal portinnesto, ecc, ecc, ecc...Quando facciamo impianti con cultivar autosterili proviamo sempre diversi impollinatori per alcuni anni per vedere quali sono i più affidabili che ogni anno fioriscono nello stesso momento. A volte siamo costretti a lasciare due o tre impollinatori diversi perchè non si riesce a trovare quello giusto.
Ma il discorso potrebbe interessarvi poco, visto che è assolutamente sconsigliabile scegliere delle cultivar autosterili per un orto-frutteto di poche piante..
Innesto
albiocchi cibo del paradiso sono innestati su " Montclair "... E' un portainnesto molto usato per pesco e albicocco, dovrebbe essere abbastanza tollerante a siccità e calcare. Io quando posso uso il mandorlo, molto adatto al mio terreno.
Il succo di albicocche
Ci faccio decine e decine di litri di succo di frutta utilizzando la macchina per passare i pomodori (uso lo stesso identico procedimento della salsa fatta in casa!) aggiungo solo un pò d'acqua e dei limoni per non far scurire il succo, poi imbottiglio e metto a bollire le bottiglie, il succo così ottenuto dura anche 3-4 anni senza alterarsi, stessa cosa per le mele, con una bella variante che consiste nell'aggiungere al succo del lievito da birrificazione e metterlo in una botte, si ottiene dell'ottimo Sidro da 5 gradi alcolici!
Dove trovi le albicocche “Cibo del Paradiso”
Vivai Piante Fortunato
Via Canale, Km. 2.500
Sammichele di Bari
BA
70010
Italia
+39 080 891 0118
+39 080 891 0118
http://www.vivaifortunato.it
Vivai Spinelli
S.P. 139 km 6.5 C.da/Canale
70010 Sammichele di Bari
Tel. e fax.: +39 080 8910734
Mobile: +39 330 840084
http://www.vivaispinelli.it/
di Antonio Bruno
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