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IL CIBO E I GUNA di Diana Vannini.

Da Csbmedia
“I cibi graditi a coloro che sono situati nella virtù accrescono la durata della vita, purificano l'esistenza e danno forza e salute, felicità e soddisfazione. Questi alimenti sono succosi, grassi, sani e graditi al cuore.
 I cibi troppo amari, troppo aspri, salati, piccanti, pungenti, secchi e bruciati sono e da chi è dominato dalla passione.Essi generano sofferenza, infelicità e malattia.
 Il cibo cotto più di tre ore prima di essere consumato, privo di gusto, decomposto e putrido, e il cibo costituito di avanzi e di cose intoccabili, piace a coloro che sono dominati dalla più oscura ignoranza.”
(Bhagavad-gita XVII.8-10)
Shri Krishna descrive così, al fedele discepolo Arjuna, le diverse categorie di cibo  e le influenze che i guna(1), costituenti dell'energia materiale, hanno su di essi. Secondo questi insegnamenti possiamo leggere come un cibo cotto più di tre ore prima di essere consumato appartiene all'influenza dell'ignoranza. Che dire di un cibo precotto e poi scaldato 137 giorni prima?!! L'estratto di immagini che vedete di seguito sono tratte da Repubblica ed illustrano l'esperimento di una ragazza che ha conservato un pasto di MacDonald per 137 lunghi giorni, senza che questo mostrasse segni di decomposizione, né cambiamento alcuno. 
L'HAMBURGER DI SALLY 
Questo breve estratto è per invitarvi a riflettere su come ciò in natura possa accadere. Se pensiamo ad un corpo e al veloce stato di decomposizione che lo assale dopo che l'anima  che gli dà vita lo lascia, tant'è che dev'essere prontamente conservato in delle camere frigo e non più di tre giorni - ahimè devo farvi questo infelice paragone perché di fatto sempre di cadavere si tratta – come può essere che un pezzo di carne possa conservarsi così a lungo senza mostrare il minimo cenno esteriore di putrescenza? Quali sostanze potranno mai contrastare così a lungo una naturale corruzione di quelli che dovrebbero essere alimenti? Il cibo è qualcosa che dovrebbe apportare un contributo energetico positivo al nostro organismo, sia in termini grossolani di sostanze nutritive, sia in termini più sottili di energia psichica e per questo diviene importante non solo selezionare gli ingredienti appropriati (la carne viene considerata alimento “intoccabile”, addirittura al di sotto della sfera tamasica), ma anche prestare attenzione come vengono cucinati ed infine offerti.
"Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo".
(Ippocrate)
"L’uomo è ciò che mangia".
(L. Feuerbach)
(1) Guna: lett. 'filo, caratteristica, qualità'. Le tre energie ntrinseche  della  Natura  (prakirti)  che  determinano il condizionamento degli esseri incarnati (jivabhuta). Esse sono: tamas, cioè 'letargia, ignoranza, pigrizia, stolidità, disordine, ritardo, mancanza di visione'; rajas, corrispondente ad 'attività  frenetica, passione, dinamismo inarrestabile, desideri intensi, ansietà, avidità, creatività, competitività, spirito di antagonismo'; sattva,  che indica 'riflessione,  equilibrio,  verità,  bontà, leggerezza, luminosità, altruismo, lungimiranza, armonia'. Il termine guna ha più significati, tra cui risulta particolarmente interessante quello di ‘corda’, infatti queste influenze legano l’essere vivente all’universo della Prakriti.

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