Il cibo è una componente fondamentale della nostra vita e può diventare un alleato straordinario nella quotidiana lotta non solo al sovrappeso, ma anche alle diverse patologie strettamente connesse con lo stile di vita, attraverso percorsi studiati e mirati per ogni tipo di problematica. Una di queste soluzioni è la cosiddetta “dieta alcalina”. E’ un regime alimentare ideato dal medico americano Robert Young, che mira a bilanciare l’equilibrio acido-basico del pH dei liquidi corporei. Cibarsi di alimenti alcalinizzanti comporta l’azione di contrastare l’acidità dell’organismo, e quindi stare bene in salute e combattere i chili in eccesso. Tale protocollo viene messo in atto in una delle più belle spa d’Italia.
Nel cuore della Toscana, affacciato sulle dolci colline della Val d’Orcia, Fonteverde Natural Spa ospita modernissime strutture termali e terapeutiche in un prestigioso palazzo mediceo fatto costruire dal Granduca
Ferdinando I nel 1607, in prossimità delle sorgenti curative conosciute fin dai tempi degli etruschi, e affianca il particolare ciclo terapeutico alimentare a piscine termali a sfioro sulla vallata, con l’esclusivo percorso Bioaquam, il centro fitness, il percorso etrusco con sauna, stufa e bagno turco. “In realtà si deve parlare di dieta “de-acidificante” spiega Nicola Angelo Fortunati, Direttore Sanitario di Fonteverde – perché il vero obiettivo non è quello di alcalinizzare tanto meno il sangue, perché ci pensa già egregiamente il nostro organismo, ma quello di evitare che vi sia un accumulo eccessivo di sostanze acidificanti all’inteno della matrice intercellulare.
Tutta la storia delle Terme, fin dalle sue origini, ha sempre visto l’alimentazione come l’elemento di preparazione e di accompagnamento alle cure termali. Nella spa di San Casciano dei Bagni, sul tema delle terme e dei corretti e salutiferi stili di comportamento e alimentari da tenere, c’è una enorme e interessante quantità di storia bibliografica da consultare, a partire dai primi manoscritti di Ugolino da Montecatini e Pietro d’Abano del 14° secolo, per arrivare ai testi di idroterapia dell’800, attraverso tutta l’affascinante fase illuministica del ‘700. Non per niente, le 42 sorgenti che sgorgano in questa cittadina in provincia di Siena, furono scoperte dagli etruschi e valorizzate dai Romani, poi frequentate dalla nobiltà feudale, raggiunsero l’apice della fama tra il Rinascimento e la metà del XVIII° sec. L’ambiente incontaminato, i boschi lussureggianti e il suggestivo paesaggio che lo circondano fanno di San Casciano una delle località preferite dagli amanti del turismo minore. Di impianto medievale, il centro storico presenta
un dedalo di stradine, vicoli e piazzette che salgono fino alla Collegiata ed al pal azzo Comunale. Dell’antico suburbium
resta oggi la sola chiesa di Santa Maria della Colonna, risalente al IV-V secolo, e immersa nella campagna circostante la zona termale. Poco lontana, l’incantevole frazione di Celle sul Rigo che posta su un colle dal quale si domina la valle del Paglia e si fronteggia il monte Amiata, lascia scoprire incantevoli paesaggi ammirati dal poeta Giosuè Carducci negli anni che qui trascorse con la propria famiglia. Un gioiello da non perdere è il castello di Fighine, dal quale lo sguardo spazia sulla Val di Chiana e si spinge fino alle lontane vette dell’Appennino umbro. La cura del territorio
e la ricchezza storico-paesaggistica hanno contribuito a far riconoscere a San Casciano gli attestati di Bandiera Arancione e Borghi più Belli d’Italia.