In trent’anni, dal 1980 al 2010, l’elettronica di consumo ha invaso il mondo, ha cambiato le abitudini di vita di miliardi di persone, si è evoluta tanto rapidamente da avere un periodo di utilizzo e d’esistenza sempre più breve, sopraffatta da funzioni complementari sempre più numerose, che ne hanno trasformato lo scopo originale e l’hanno riconfigurata.
Il quotidiano americano «The Washington Post» ha ricostruito in cinque tavole animate le innovazioni e le sparizioni degli strumenti di vita quotidiana, ormai più comuni, quelli che tutti possiedono e di cui nessuno saprebbe più fare a meno.
Ha mostrato su un diagramma l’inizio della diffusione commerciale, il boom di molte adozioni, la scomparsa improvvisa e la sostituzione/integrazione in altri gadget della telefonia mobile, del personal computer, della TV digitale, del DVD, del CD. Tutti prodotti elettronici dalla traiettoria corta, banalizzati rapidamente, sempre più accessibili e a basso prezzo.
Ora per massimizzare i profitti di un settore a rapida obsolescenza Apple spiega agli editori che “questa è casa mia e qui comando io”.
Sono tutti elementi da non trascurare quando [se] si effettua un’analisi di scenario.
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