foto salute33.com
Non guardo quasi mai la tv e quindi non vedo molta pubblicità.
Ma oggi l’ho beccata.
Ho beccato una pubblicità che – credo – sia recente (da quel che leggo nel web, è diffusa nei media dal mese di luglio).
Si tratta di un prodotto farmaceutico per dolori mestruali. Scordatevi che io faccia pubblicità e scriva il nome del prodotto: basta guardare la tv e la trovate.
Tanto per gradire: vedrete una donna furiosa che butta abiti dal balcone. Ha litigato con il suo amore? E’ impazzita? No. Non è pazza. Ha solo il ciclo.
Ma – secondo alcuni - il ciclo fa diventare PAZZE (questo prodotto non è nuovo agli spot con parallelo ciclo mestruale – donna furiosa o impazzita).
Ora. E’ vero che durante il ciclo:
1) si verificano cambiamenti ormonali (sennò non avremmo il ciclo, appunto)
2) si possono avere mal di pancia – mal di testa (perché, guarda un po’, il nostro organismo una volta al mese lavora alla grande),
ma credo che ci sia differenza tra questo e l’essere considerate-rappresentate come delle PAZZE.
Certo, non è solo colpa dello spot di questi giorni.
E’ così da sempre.
In “quei giorni”, con le “tue cose”, con “quella roba lì” diventi uno strano soggetto. Hai come una sorta di peste temporanea che ti allontana dalla tua natura di essere umano.
In “quei giorni” non potresti neppure toccare le piante, sennò muoiono.
Non potresti neppure fare le conserve di pomodoro o melanzane, sennò acidificano.
Non potresti neppure lavarti i capelli, sennò chissà che malanno alle ovaie può venirti.
Io mi sarei un po’ scocciata di questi STEREOTIPI.
Ma non ci si muove da lì, eh? Perché sarebbe troppo impegnativo vedere e far vedere come siamo in realtà.
Come siamo in realtà?
La donna con il ciclo non è che diventi un’aliena o una fuori di testa: è quella di sempre. Con mal di pancia-testa allegati, fa le STESSE IDENTICHE COSE DI TUTTI I GIORNI: si alza, guida nel traffico, lavora, paga le bollette. E parla, pensa, ride, scherza. O piange.
Io, con il mal di pancia, vado pure a ballare e mi metto i tacchi. Perché dopo anni ci convivi, con il dolore e le pasticche. E non sei pazza. Sei una donna consapevole del tuo corpo.
E con i dolori addosso, facendo finta di nulla per non doverti autocommiserare, stai in mezzo alle persone e vivi le tue giornate. Aspettando semplicemente che passi. Perché così è. Da sempre.
E quando proprio non ce la fai più dal dolore, al limite ti concedi qualche minuto sdraiata, magari con sensi di colpa pensando che hai da fare mille cose. Anche ridipingere le pareti della camera da letto, volendo.
Invece, ci vedono-rappresentano come PAZZE.
E mentre noi, almeno una volta al mese, siamo pazze e buttiamo giù abiti dal balcone, il nostro LUI è sempre sereno e pacifico: basta dargli le lamette giuste per la barba.
___________________________________________________________________________________
CONTATTI 31 luglio 2014: 38.744
AVVISO AI VISITATORI DEL BLOG: LA PUBBLICITA’ NON E’ INSERITA DA ME, ma direttamente da WORDPRESS (io non guadagno niente da questo blog).
___________________________________________________________________________________