Il sonno del tuo neonato ti mette a dura prova?
Benvenuto nel club dei genitori full time: lavoro per il quale non esistono pause, ferie o benefit, ma che ti da come unica, grande ricompensa il sorriso del tuo bimbo. Eh sì … con l’arrivo del nuovo pargolo in famiglia uno dei momenti in cui troverai maggiori difficoltà è proprio quello in cui metterai tuo figlio nella culla. Molti bimbi, in effetti, hanno problemi ad addormentarsi e spesso questi problemi possono protrarsi per settimane, se non addirittura per mesi interi.
Dopo tante richieste in merito e visto il valore di questo argomento ho deciso di riportarti qui di seguito alcuni suggerimenti pratici per gestire il sonno del neonato, che lo stesso John Medina ha inserito nei suoi aggiornamenti on-line.
Uno degli errori più comuni che da genitore potresti commettere quando devi far addormentare il tuo neonato è quello di adagiarlo nella sua culla non appena comincia a dare i primi segni di sonnolenza.
Nella maggior parte dei casi, però, susciterai una reazione inversa a quella del sonno: il bambino avverte il distacco, inizia ad agitarsi, a dimenarsi. (Questo avviene perché egli è nella fase “active sleep” durante la quale tende a svegliarsi con facilità, come spiega il ricercatore Richard Ferber).
Una volta che il ciclo del sonno del neonato si sta avviando è bene non interrompere tale processo!
Se hai tuo figlio in braccio e lo stai cullando, continua a farlo, non avere fretta di metterlo nella sua culla. Osservalo con la massima attenzione e cerca di capire quando il piccolo entra nella fase di “quiet sleep“. I movimenti oculari si interrompono e il respiro diventerà profondo e regolare. A questo punto attendi ancora qualche minuto per maggiore sicurezza e solo allora adagialo nel suo lettino.
Se continui ad osservare il bimbo durante il suo riposo ti renderai conto che normalmente il ciclo veglia-sonno ha una durata di circa 90 minuti. Questo lasso di tempo è stato calcolato anche da alcuni ricercatori. Lo studioso del sonno Nathan Klettman, per esempio, definisce questo spazio temporale di 90 minuti BRAC, cioè Basic Rest Activity Cycle.
Il ciclo del sonno dell’adulto ha più o meno la stessa durata, ma sia in questo caso, sia nel sonno del neonato ci sono numerose variabili che possono influenzarne sia la lunghezza che la qualità. Un consiglio che mi sento di poter dare ai neo-genitori è quello di cercare di calcolare la durata del ciclo “active-quiet sleep” dei propri figli per tracciarne anche solo sommariamente una tabella di marcia.
Nei primi tre mesi di vita del bambino non sarà possibile stabilire con esattezza l’andamento del ciclo veglia-sonno e, probabilmente, non si faranno progressi significativi in questo senso almeno fino al sesto mese. Alcuni bimbi, infatti, fanno grande fatica a imparare a dormire per tutta la notte.
Non devi vedere in questo fenomeno una mancanza di cooperazione da parte del piccolo, anche se la stanchezza e l’esasperazione potrebbero condurti a un simile pensiero!
Alcune ricerche tedesche sul sonno del neonato hanno dimostrato che già 48 ore dopo la loro nascita i bambini tentano di rimanere svegli più a lungo durante il giorno piuttosto che durante la notte e alcuni scienziati giapponesi hanno confermato che i loro sforzi in questo senso cominciano a dare buoni frutti già dopo la seconda settimana di vita. Il problema vero si verifica con quei neonati che hanno la necessità di mangiare più volte durante la notte e, quindi, non riescono a dormire in modo continuativo per più ore.
Nei primi mesi di vita, perciò, il fatto che il tuo bambino non riesca ad avere un ciclo veglia-sonno regolare è quasi normale. Ha bisogno di tempo per sincronizzare i propri tempi e non è inusuale che si svegli anche tre volte durante la notte. Questo almeno fino al sesto mese di vita. La frequenza dei risvegli notturni scende a circa due volte a notte nel secondo semestre e, di norma, arriva a una sola volta tra il primo e il secondo anno.
Ma cosa può aiutare a favorire la regolazione del ritmo veglia-sonno del neonato?
C’è un elemento fondamentale che devi seguire. Devi fornire al piccolo una solida routine nel momento della nanna.
Il primo passo da compiere è quello di stabilire un orario preciso per mettere il bimbo a dormire. Questo passo può essere compiuto intorno al sesto mese. Una volta scelto un certo orario è indispensabile non cambiarlo di continuo in modo da dare al piccolo l’opportunità e il tempo per abituarsi.
Una volta stabilita l’ora della nanna il secondo passo è quello di fissare anche dei rituali. Questi rituali potrebbero consistere nel cantare la ninnananna preferita al vostro pargolo, o abbassare le luci in casa in modo di lasciare i vari ambienti in penombra. Questi comportamenti rituali per regolarizzare il sonno del neonato potrebbero comprendere anche un rilassante bagno caldo e un accurato cambio di pannolino. Se vostro figlio ama particolarmente uscire, un altro rituale potrebbe essere quello di portarlo a fare una passeggiata.
La cosa fondamentale è che l’ambiente circostante, le attività svolte e la loro successione cronologica siano sempre i medesimi. Il bambino imparerà velocemente ad associare tutti questi comportamenti al momento della nanna.
Purtroppo, però, non ci sono garanzie assolute che tutto questo abbia successo. Può accadere che il tuo bimbo abbia ormai sei mesi o più e, nonostante tutti gli sforzi, continui a non dormire in modo continuato durante la notte. I genitori esasperati cominceranno senza dubbio a cercare di documentarsi visitando siti Internet o acquistando libri specializzati sull’argomento “sonno del neonato”, a tentare, cioè, di trovare la formula magica per risolvere il loro problema. Purtroppo, però, la formula non esiste, anzi, tutta questa ricerca nella maggior parte dei casi rischia di finire inevitabilmente per confondere ancora di più le idee.
I libri sull’argomento sonno sono numerosi e spesso si contraddicono a vicenda e non c’è niente di più frustrante per un genitore di cercare una risposta a tutti i costi e ritrovarsi in una querelle infinita senza arrivare a una conclusione. È una sorta di incontro di pugilato tra diverse scuole di pensiero con opinioni spesso opposte.
Per tua conoscenza ti riporto le principali correnti di pensiero sull’argomento sonno del neonato.
Se hai voglia puoi approfondire entrambe:
La prima è la NAP (Nighttime Attachement Parenting), i cui sostenitori sono del parere che se un neonato piange durante la notte i suoi genitori devono immediatamente prendersi cura di lui, dimostrandogli che sono sempre pronti a rispondere ad ogni sua esigenza.
La seconda è la CIO (Cry-It-Out), la quale afferma che se un bimbo durante la notte si sveglia e piange si può attendere qualche istante prima di andare da lui, perché il piccolo deve imparare a riaddormentarsi da solo.
Quale delle due teorie è la migliore? Non c’è una risposta a questa domanda: sta a te, nell’approccio col tuo bimbo, propendere per l’una o per l’altra, basandoti esclusivamente sul modo di essere di tuo figlio e sulle tue esperienze personali.
Il ciclo veglia/sonno del neonato by Marco Masella