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Dalla sceneggiatrice de “I cento passi”, un romanzo di passioni e valori al femminile, crudo come le leggi arcaiche della ’ndrangheta, e colmo di speranza, come il cuore delle donne.
Vittoria Bollani è un magistrato, arriva dal nord e crede nella giustizia. Indagini e arresti sarebbero il suo compito, ma sente che sono armi spuntate: il cuore della ‘ndrangheta non si nasconde nei reati.
Assunta Macrì è la vedova di un soldato di ‘ndrangheta, non è mai uscita dalla sua terra e gli unici legami che riconosce sono quelli della famiglia. Per lei la vendetta è un diritto e non avere paura del sangue un dovere. Ma le sue certezze cominciano a vacillare quando il suo primo figlio comincia a farsi uomo.
Vittoria vorrebbe scardinare l’omertà delle donne nei confronti un sistema patriarcale che si nutre di morte. Assunta non riesce ad immaginare un futuro lontano dalla gabbia della propria famiglia.
Eppure saranno proprio queste due donne a farsi carico delle tragedie provocate dagli uomini, per amore della legge o dei figli, per ribellarsi finalmente alla tradizione e per sognare un altro cielo, diverso da quello ingombro di sangue sotto cui vivono i loro padri e i loro mariti.
Monica Zapelli è laureata in Filosofia e vive a Roma, dove lavora come sceneggiatrice. Tra i suoi film, I cento passi è stato premiato a Venezia. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo libro, Un uomo onesto (Sperling&Kupfer), Il cielo a metà, il suo secondo romanzo, pubblicato da Baldini & Castoldi, sarà in libreria verso la fine di settembre al prezzo di Euro 15,00.