Un giorno di qualche anno fa l’allora mio direttore, e ora socio, mi disse “Devi scrivere un libro, raccontando qualcosa che ti stia davvero a cuore.” Sulle prime rimasi un po’ interdetta e davvero non riuscivo a capire cosa intendesse.
Lasciai quella frase navigare a lungo nel mare di idee della mia mente fino al giorno in cui, all’imporvviso, pensai al fatto che tra me e la Turchia c’era una storia importante e che tutto iniziò con un tappeto. Allora cominciai a scrivere del nostro primo incontro e di come non ci siamo più lasciate. I ricordi e le emozioni mi hanno accompagnata nel racconto, cercando però di rimanere sempre oggettiva. Ho descritto tradizioni, luoghi e ricette – il cibo non posso proprio evitarlo, nei mei libri – con l’intento di trasmettere al lettore un po’ di affetto e curiosità per questo Paese considerato troppo lontano da noi. Il libro non è nato come spot pubblicitario sulla Turchia e nemmeno come guida turistica, ma come risposta a chi mi chiede ogni volta “Ma torni di nuovo in Turchia? Ci sei già stata tante volte!” Il Paese è troppo grande per essere visitato in un solo viaggio e, soprattutto, non si può dire di conoscerlo avendo visto solo Istanbul in un week end. La Turchia merita attenzione e rispetto. Se vi avvicinerete a lei una volta, sono certa che ne rimarrete conquistati. E se non succederà, almeno ci avrete provato.
Il lungo racconto, di circa 250 pagine, è passato sotto gli occhi di molte persone prima di trovare un editore, ma ora ce l’ha ed è finalmente uscito e si intitola “Il cielo di maiolica blu – un’insolita storia d’amore con la Turchia“.
È disponibile in versione ebook (cliccando sul link trovate tutti store) e print on demand (la prossima settimana su Amazon). Quale versione scegliere? L’ebook è arricchito di link, approfondimenti e 72 foto a colori. La versione stampata ha la bellezza della carta e 72 foto in bianco e nero. Quale preferite?
Non vi resta che sedervi e preparare un çay. Naturalmente la ricetta è nel libro!