Un altro Pitti. L’Altro Pitti.
Alla fine ci vai. E ci rivai. Mi sono fatta l’idea che per quanto cambiato negli anni, Pitti sia diventato un po’ come Sanremo. Una bella signora a cui è difficile dire di no. Magari la infami, ma alla fine cedi.
Oppure, se sei fortunato, riesci a viverti Pitti, con un occhio anche al di fuori dalla moda.
Un altro Pitti. L’Altro Pitti.
Il tema di questa edizione è stato quello del camminare: “Walkabout Pitti”.
E onestamente l’ho trovato assolutamente e perfettamente in linea con l’uomo (l’essere umano) di oggi e di domani.
Perfettamente il linea con i mercati che avranno più successo nella moda nei prossimi anni. Scarpe e occhiali da vista.
Perché?
Ecco perché:
Siamo sempre sul cellulare.
Non guardiamo più in alto. Niente cielo quando camminiamo. Solo display. Tutti gobbi a guardare il cellulare. Tutti concentrati su quello che viene scritto o risposto sui nostri social.
Avremo sempre più bisogno degli occhiali da vista. Possibilmente di tendenza e particolari.
Le lenti a contatto si, ma alla fine sono più fighi gli occhiali da vista.
A forza di stare con la faccia rivolta verso il basso, siamo naturalmente portati a vedere di più le scarpe. Non c’è verso. Anche non volendo l’occhio casca sulle scarpe prima che sul maglione.
E noi di scarpe a Pitti ne abbiamo viste tante.
E’ come se cercassimo ispirazione dentro lo smartphone, piuttosto che nella vita reale. Come se, ci fosse più “fiera” lì dentro, che non vedendola direttamente. Ed è davvero così.
Se non si usano solo in modo narcisistico i social, lì si trovano i punti di vista degli altri.
Se non si usano solo per mostrare se stessi ma anche per ascoltare e conoscere gli altri, alla fine a Pitti non ci vai da solo, ma si è in tantissimi.
Poi verso sera, quando le notifiche diminuiscono, gli aggiornamenti sfumano e togli gli occhiali da vista per stropicciarti le palpebre, finalmente alzi gli occhi dal display e vedi questo:
E non c’è ispirazione più grande di un cielo con delle “scarpe” così.
“Se non si rischiasse mai nella vita, Michelangelo avrebbe dipinto il pavimento della Cappella Sistina” Neil Simon
LA BERNA
Dettagli
Articolo scritto da Francesca Bernabei
Foto di Filippo Brancoli Pantera per Think Visual- Pagina FB
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