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Il Cinema di Elisa Fuksas con “Nina”

Creato il 31 gennaio 2013 da Carla Fiorini

Una trama semplice, assottigliata dal caldo dell’estate.
È ormai agosto. La città si svuota, tutto chiude. Pochi, pochissimi,
sono i superstiti.
La vicenda nasce da una scusa. Dal caso. Il suo migliore amico le
chiede un favore: prendersi cura di Omero, il cane depresso dei
genitori. La ragazza accetta, trasferendosi nella casa di famiglia
dell’amico. Un quartiere sconosciuto, abbagliante, fuori scala: l’Eur.
Qui le persone appaiono e scompaiono. Qui ogni cosa è all’apparenza
immobile, ogni spazio un deserto disabitato. Eppure, da questo
momento in poi, per la ragazza inizia un periodo nuovo, magico,fatto
di incontri. Una serie di personaggi perennemente in bilico tra il
miraggio e la realtà costellano questa strana estate. Il professor De
Luca, sinologo napoletano, Ettore, atipico bambino custode del palazzo
dove è finita a vivere, il cane Omero, Marta, ragazza energica e vitale
a cui Nina fa lezioni di canto “clandestine” ma soprattutto Fabrizio, un
violoncellista incontrato per caso ed inseguito per scelta, nelle notti
male illuminate e nei giorni di sole implacabile dell’Eur. Traghettatori a
volte inconsapevoli a volte no in questo intervallo di crescita che
condurrà Nina ad una inaspettata consapevolezza: quella del sentire e
del sentirsi.


Si parte dalla realtà per raccontare i desideri, le fantasie, la poesia.
Delle cose e delle persone. Per scoprire che in un’estate divisa tra chi
parte e chi resta, c’è chi non parte e non resta. Quelli come Nina, che
vede la realtà per trasformarla in immaginazione. Il mondo di una
storia che ha una geografia fantastica, fatta di cose piccole e semplici,
di sudore, di ideogrammi, di determinazione e di indeterminatezza. Di
buio denso e sole abbagliante. Ogni contrasto e contraddizione è
un’opportunità di futuro in questo agosto. Dove tutto è davvero
possibile, anche capire che l’unica cosa che davvero conta è quella a
cui prima non avevamo mai pensato.


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