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Il Cinema di Post Scriptum: Django Unchained di Tarantino tra le novità

Creato il 17 gennaio 2013 da Postscriptum
 

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Tra le varie uscite settimanali al Cinema emerge sicuramentre tra tutte “Django Unchained”, nuovo film di Quentin Tarantino con un cast stellare e di genere western, infatti il titolo è liberamente ispirato a “Django” di Sergio Corbucci del 1965. Tra le altre novità, anche “Frankweenie” di Tim Burton e “Qualcosa nell’Aria” di Olivier Assayas.
DjangoDjango Unchained, di Quentin Tarantino, USA 2012, Western
con Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson, Kerry Washington, Tom Savini, Gerald McRaney, Tom Wopat, James Russo, Dennis Christopher, Walton Goggins, James Remar, Don Johnson, Tom Wopat, Johnny Otto, Franco Nero, Jonah Hill
Sceneggiatura e soggetto: Quentin Tarantino
Montaggio: Fred Raskin
Fotografia: Robert Richardson
Musica: Artisti Vari
Prodotto da A Band Apart, Sony Pictures, The Weinstein Company per Warner Bros., colore, 166’
Negli Stati Uniti del Sud, poco prima della Guerra Civile, il cacciatore di taglie di origine tedesca dottor King Schultz, su un carretto da dentista, è alla ricerca dei fratelli Brittle, per consegnarli vivi o morti all’autorità e intascare la taglia. Per riuscire nell’intento libera dalle catene lo schiavo Django, al quale promette la libertà a missione compiuta. La collaborazione tra i due li porta in un viaggio attraverso l’America delle piantagioni e della schiavitù razzista alla ricerca dei criminali in fuga, e quindi sarà l’opportunità per Django di cercare sua moglie Broomhilda, venduta come schiava a qualche proprietario terriero.
Gli ingredienti ci sono tutti: la spettacolarità delle azioni, violente al punto giusto in perfetto stile tarantiniano, i dialoghi e la sceneggiatura importanti, le musiche di artisti vari, soprattutto da film italiani e di compositori come Ennio Morricone, Riz Ortolani e Luis Bacalov, che ha scritto la colonna sonora di “Django” di Sergio Corbucci del 1965, il western da cui ha preso idea Tarantino. Per la verità, l’omaggio sta proprio nel titolo e nel cameo di Franco Nero, il Django “originale”. Perché la storia si discosta molto dal capostipite e su questo punto ritorneremo presto con una recensione parallela sul film del 1965 e su quello attualmente in uscita. Se il Maggiore Jackson, crudele e spietato qui non c’è ci sono però banditi altrettanto senza scrupoli e soprattutto proprietari terrieri negrieri e razzisti, e tema su cui Tarantino vuole porre l’attenzione, quasi a voler attualizzare il contesto del 1860 a quello odierno. Forse in certe zone del Sud degli Stati Uniti il problema del razzismo c’è ancora, oggi come ieri. Ma Django, interpretato da Jamie Foxx, è in cerca di riscatto per sè stesso e per la moglie, schiava anch’essa, e insieme a King Schultz, impersonato da uno strepitoso Christpher Waltz, personaggio intenso e ben ideato. Cast che vanta anche la presenza di Leonardo Di Caprio, Samuel L. Jackson e Kerry Washington, per un’opera che forse non porta elementi di novità nel cinema di Tarantino ma afferma tutti i pregi che già conosciamo e li perfeziona.

Qualcosa nell'aria
Qualcosa nell’Aria (Après Mai) di Olivier Assayas. Francia 2012, Drammatico
con Clement Metayer, Lola Creton, Felix Armand, Carole Combes, India Menuez, Hugo Conzelmann, Martin Loizillon
Sceneggiatura: Olivier Assayas
Fotografia: Eric Gautier
Montaggio: Luc Barnier
Prodotto da MK2 Productions per Officine Ubu, colore, 124′

Parigi, siamo ai primi anni Settanta, il giovane Gilles cerca di trovare la sua strada tra le agitazioni politiche che lo circondano e il sogno diventare un regista. Quando la ragazza che ama, Laure, lo lascia, Gilles va in Italia con alcuni amici e un nuovo amore, Christine. Ma in lui è sempre attuale l’idea di voler fare del cinema. Film che prende spunto certamente dagli anni della contestazione ma che Assayas sposta più sulle esperienze e i sogni dei giovani di quel tempo, che fiorivano di iniziative più o meno inaspettate e viaggiavano verso nuovi orizzonti, viste secondo lo sguardo del regista che ha vissuto quell’epoca e aveva la stessa età del protagonista.

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Frankenweenie, di Tim Burton, USA 2012, Animazione
con le voci originali di Wynona Ryder, Martin Short, Martin Landau, Atticus Shaffer, Robert Capron, Catherine O’Hara, Conchata Farrell
Sceneggiatura: John August, Tim Burton
Fotografia: Peter Song
Montaggio: Mark Solomon
Prodotto da Walt Disney Pictures, Tim Burton Production, bianco e nero 3D, 88′

Il piccolo Victor Frankenstein ha come migliore amico il suo cane Sparky ed ha la passione per la scienza. Un giorno Sparky muore investito da un’auto; ma in seguito a un esperimento su una rana a cui ha assistito nel corso di una lezione, decide di disseppellire il cane e di tentare di riportarlo in vita e Victor ci riesce, ma non sarà facile rivelarlo a tutti. Tim Burton riprende un suo contrometraggio presentato alla Disney nel 1984 e lo rielabora, scrivendo un film che prende spunto dalle sue passioni giovanili per l’horror classico come Frankenstein. Usando la tecnica dello “stop motion”, un fotogramma alla volta e circa 24 fotogrammi al secondo, l’opera in bianco e nero risulta divertente e magistralmente diretta, potenziata dal 3D. Un piccolo gioiello, dietro cui c’è anche un ottimo lavoro di scrittura del film.

Ghost Movie
Ghost Movie, di Michael Tiddies, USA 2013, Commedia
con Marlon Wayans, Essence Atkins, David Koechner, Cedric The Entertainer, Nick Swardson
Sceneggiatura: Marlon Wayans, Rick Alvarez
Montaggio: Suzanne Hines
Fotografia: Steve Gainer
Prodotto da IM Global Octane, Wayans Bros, Entertainment per Lucky Red, colore, 90′

Malcolm e Kisha si trasferiscono nella loro casa dei sogni, ma scoprono di non essere soli. La casa è infestata e Kisha viene posseduta da uno spirito e Malcom è costretto a farsi aiutare da un prete e da alcuni acchiappafantasmi per liberarsi del demone e salvare la sua vita matrimoniale. Parodia della serie horror “Paranormal Activity” che, a parte forse il primo capitolo non ha più molto da dire, e una commedia che la prende in giro arriva a proposito.

Cercasi amore per la fine del mondo
Cercasi Amore per la fine del Mondo (Seeking friend for the end of the World), di Lorene Scafaria, USA 2012, Romantico
con Steve Carell, Keira Knightley, Connie Britton, Melanie Lynskey, Adam Brody, T.J. Miller, Patton Oswalt, Gillian Jacobs
Sceneggiatura: Lorene Scafaria
Montaggio: Zene Baker
Fotografia: Tim Orr
Prodotto da Anonymous Content, Mandate Pictures, Indian Paintbrush per M2 Pictures, colore, 101′

L’asteroide Matilda colpirà tra poco tempo la Terra, provocando la fine dell’umanità. Dodge è un assicuratore abbandonato dalla moglie, che ha il desidero di incontrare un’ultima volta il suo vecchio amore Olivia, mentre Penny è la sua vicina di casa ed è alla ricerca di un aereo privato che possa permetterle di raggiungere i suoi familiari prima che tutto finisca. Insieme percorreranno un viaggio incredibile nel quale si conosceranno mentre attorno la confusione regna visto l’avvicinamento dell’asteroide. Commedia romantica particolare che pone l’attenzione su cosa accadrebbe se davvero il Mondo finisse ma poi si sposta sui personaggi principali, alle prese coi rimorsi e i sensi di colpa e che avrebbero bisogno di una nuova vita.

REC 3
Rec 3- la Genesi( [Rec 3: Genesis] ), di Paco Plaza, Spagna 2012, Horror
con Diego Martin, Leticia Dolera, Ismael Martinez, Alex Monner, Claire Baschet
Sceneggiatura: Paco Plaza, Luiso Berdejo
Fotografia: Pablo Rosso
Montaggio: David Gallart
Musica: Mikel Salas
Prodotto da Filmax per Notorius Pictures, colore, 80′
VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI

Diego e Clara si amano e arriva il giorno del loro matrimonio, ma nel giorno più felice della loro vita dovranno combattere per sopravvivere persino dai loro parenti. Torna la saga horror zombie ideata da Paco Plaza e Jaume Balaguerò. L’azione si svolge a grande distanza dalla location originale, anche per dare nuova prospettiva alla serie.

Giuseppe Causarano (Twitter @Causarano88Ibla)


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