Nuovo decennio e nuovi colori per il cinema. Raccolta voluta dal sottoscritto anche per superare il grigio post/sfogo dell’altro ieri.
Negli anni Sessanta il motivo dominante appare essere il viaggio. Inteso in senso letterale, fantascientifico anche se scanzonato, o nel senso del viaggiare pur restando fermi. E, se ve lo state domandando, no, non mi sto riferendo alla spezia di Dune.
Batman di Adam West faceva la sua apparizione sul grande schermo, mentre Barbarella incarnava lo stile modaiolo e ultra-colorato del tempo. Essere stylish anche nello spazio richiedeva un talento naturale. Gli italiani, invece pensavano ancora ai gladiatori. Le donne cominciavano a scoprirsi, ma restavano pericolose.
Mentre la specie umana conosceva i limiti della propria evoluzione con “2001: Odissea nello Spazio”, i morti ritornavano sulla Terra, nella notte che segna la loro rivoluzione. Piccola chicca, il vizietto di filmare remake porno-erotici di qualunque genere sembra essersi consolidato proprio in quegli anni…
Buona domenica.
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