Il cinema non si fa così perchè si hanno delle idee...*

Da Danilo Baccarani @dumbbac
...ovvero post esemplificativo su alcuni dei registi che non sopporto.
Introduzione
Barista: L’hai visto l’ultimo film di Don Siegel?
Michele: No.
Barista: Pieno di luoghi comuni, banalità, personaggi tipici. Fa schifo.Un film orrendo.
[pochi istanti dopo, dalla parte opposta del bancone]
Avventore: [...]Invece l’hai visto l’ultimo film di Don Siegel?
Michele: No.
Avventore: Ecco! Quella è una cosa...tutto giocato sui luoghi comuni, le banalità, personaggi tipici. Guarda, una vera chicca.*
Film di Pieraccioni
Trama.
Uno sfigato (interpretato sempre da Pieraccioni medesimo) si innamora perdutamente di una figa pazzesca con la quale, alla fine del film, si sposerà e avrà dei figli. Il tutto mentre Rocco Papaleo si fa le pippe.
Film di Ozpetek
Trama.
La storia di uno o più gay con una storia parallela e mille amici con cui si ritrova a cena ogni sera o quasi.
Il tutto mentre una donna turca, bassa e piuttosto brutta, cucina per tutti, è innamorata (ma non ricambiata) di una delle protagoniste del film, e almeno una volta piange per essere cacata.
Di norma muore qualcuno.
Film di Almodovar
Trama.
Normalmente qualcuno muore di AIDS. Tutte le donne indossano abiti firmati da Jean-Paul Gauthier o simili. Il sesso è al centro di tutto. Alcuni protagonisti sono transessuali (operati o meno) e nel loro passato c'è un figlio che non li conosce ma che loro amano. Il tutto mentre, nell’arco della storia, una donna simile ad un quadro di Picasso urla e piange in maniera compulsiva. Molto spesso gente urla o piange.
Film di Vanzina
Trama.
In una località alla moda ma molto trash un romano (o due), un milanese, un napoletano e un paio di “comici” del momento che lavorano in tv, intrecciano le loro vacanze tradendo a ripetizione le loro mogli.
Ogni due per tre parte un “limortaccitua” o uno “sticazzi”. Qualcuno si esprime con rumori provenienti dal proprio sedere, regna l’omofobia, si vedono tette e culi femminili: se butta male si vede il culo di De Sica o peggio ancora quello di Boldi.
*Citazioni di Michele Apicella, alias Nanni Moretti. Sogni d’oro (1981)

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