Il cioccolato: un frutto proibito?

Da Laneve100

Sfatiamo questo appellativo. Amato perché gratificante più di ogni altro dolce, odiato perché considerato un attentato per la linea, al cioccolato è molto difficile rinunciare. Non a caso il nome del suo ingrediente essenziale, il cacao, è Theobroma cacao "cibo degli dei". Il suo successo è dovuto anche alla presenza di teobromina (un derivato della caffeina) e di sostanze chimiche capaci di interferire positivamente sui neurotrasmettitori cerebrali. Ecco perché il cioccolato influenza l'umore e il senso di gratificazione. Le note di demerito arrivano invece dall'alto apporto calorico (540 calorie circa per 100 g di prodotto), dovuto all'elevata presenza di grassi.Ma consumarlo senza sensi di colpa è possibile. Basta rispettare le dosi e gli abbinamenù giusti. Seguendo semplici principi nutrizionali è possibile introdurlo anche in un regime dimagrante.
Il segreto per far sì che il cioccolato non costituisca un problema per la linea (e per la salute) è associarlo sempre a cibi ricchi di fibre, come i cereali integrali, la frutta e la verdura. Questo perchè le fibre vengono assimilate lentamente dall'organismo e fanno sì che anche gli altri alimenti assunti insieme a loro subiscano lo stesso processo. Cosi sono l'ideale per rallentare il metabolismo (l'insieme dei processi di assimilazione) degli zuccheri semplici, presenti in grandi quantità nei dolci e per equilibrarne l'assorbimento. In più evitano pericolose oscillazioni della glicemia (livello di zuccheri presenti nel sangue), oltre a garantire un corretto utilizzo di grassi e proteine.


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