Il cipresso di San Francesco a Verrucchio
Una fantasiosa leggenda, raccolta nella “Istoria Serafica” nel secolo XVII, racconta:
“….un giorno a Frate Francesco, che transitava stanco lungo i gioghi d’Appennino, s’impigliò nella tonaca un ramicello vizzo; lo raccolse, comodandogli di farsene bordone pel suo peregrinare, e giunto qui, non più bisognoso, lo diede al fuoco: esso si contorse sfrigolando, ma rimase intatto. Disse allora messer Santo Francesco: “Se non vuoi ardere, cresci!” e da Lui piantato immantinente sbocciarono gran germogli. Laonde, in segno di maggior miracolo, pel bene degli umani. Cosi sorse Frate Cipresso a gloria di Nostro Signore….”.
di Moreno Moraldi
Negli anni passati ho avuto il piacere di collaborare alla pubblicazione di un volume, edito a Valencia (Spagna), dal titolo: “Cipreses Monumentales Patrimonio del Mediterràneo” Tra i tanti esemplari descritti, un posto d’onore, lo merita il Cipresso di San Francesco, che vegeta nel chiostro del Convento francescano di Verucchio (Rimini). Il Cipresso di San Francesco è una pianta imponente; di seguito i suoi dati caratteristici:
• altezza della pianta m 28,00 • diametro della chioma m 11,32 • diametro del tronco m 5,81 • compie quest’anno 800 anni
Ha sopportato infinite avversità, si è salvato dal fuoco appiccato dai soldati francesi nel 1798, è sopravvissuto a due tentativi di abbattimento nel 1810 ha resistito alle cannonate dell’ultima guerra sul convento, è sopravvissuto alla tromba d’aria del 1980 gli ha stroncato oltre 4 metri di cima.
Confidando sulla specializzazione di UmbraFlor nella coltivazione del cipresso, è stata presa l’iniziativa di tutelare la presenza del cipresso che porta il nome del Patrono d’Italia, cercando di riprodurne dei soggetti perfettamente identici alla pianta originaria.
Il programma di tutela del Cipresso di San Francesco ha avuto ottimi risultati ed oggi, nel vivaio situato sulla pianura tra Assisi e Spello, sono disponibili delle bellissime piante “figlie” dell’esemplare di Verucchio.
In letteratura è riportato che, quando si moltiplicano dei cipressi adulti, i risultati non sono mai soddisfacenti. Nel nostro caso la pianta moltiplicata, che ha ben 8 secoli di vita, era molto più che adulta! Nonostante ciò, quasi tutte i cipressi innestati hanno attecchito. Un tale risultato ci ha fatto riflettere sulla possibilità di un qualche “aiuto” ben più efficace delle conoscenze tecniche dei vivaisti!
Le piante disponibili in vivaio saranno prossimamente donate al Sacro convento di Assisi per essere poste a dimora nei pressi della Basilica del Santo ed in altri luoghi francescani d’Italia.
UMBRAFLOR
AZIENDA VIVAISTICA REGIONALE
Una Società con capitale pubblico al 100%, a maggioranza regionale, ma
con autonomia finanziaria e gestione di carattere privatistico;
una struttura vivaistica estesa su 245 Ha, con un organico di
30 dipendenti, il 20% dei quali laureati in agraria;