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"Il circuito del mito" e "Luci a Siracusa" - Quasi otto milioni di euro avvolti nel porto delle nebbie. Deciso intervento di Bruno Marziano
Creato il 30 dicembre 2011 da Furbanzio
Annunciare con piglio orgoglioso di aver speso tutto il possibile delle risorse in questo periodo di difficoltà economica suona strano. Diventa addirittura tutt’altro che motivo di vanto se le linee di intervento e le risorse europee più che utilizzate sono state sprecate in iniziative come “Il circuito del Mito” e “Luci a Siracusa”. A davvero poco di cui vantarsi l’assessore regionale allo sport turismo e spettacolo dott. Daniele Tranchida”. “Le due iniziative che hanno coinvolto la provincia Siracusa sono infatti affastellamento di iniziative. Da quelle di alto valore artistico a quelle assolutamente inguardabili, ma decise quasi sempre in assoluta dissonanza con il territorio, spesso neanche comunicate e vissute dai luoghi che le hanno ospitate come un corpo estraneo. Con circa sette milioni di euro a disposizione non sarebbe stato difficile realizzare qualcosa di generalmente apprezzato e positivo, ma tutta l’organizzazione del C
ircuito si è caratterizzata per particolari modalità organizzative che sembrano avvolte in un porto delle nebbie. Ai più appare come la grande organizzazione di una sorta di cerchio magico che tutto decide al proprio interno senza rapporto con territorio e il mondo artistico e culturale siciliano. Non c’è mai stato un rendiconto pubblico o formale del successo delle varie iniziative, mai una verifica della veridicità della presenza di spettatori, della congruità tra le somme spese e il risultato ottenuto, insomma un gran calderone dove si combinano pezzi di qualità e il mare magnum delle iniziative più varie. Lo stesso porto delle nebbie avvolge l’iniziativa “Luci a Siracusa” con la quale si mettono assieme i momenti dedicati al culto della Santa Patrona con l’iniziativa ormai stantia, priva di significati, che non affascina più quasi nessuno della Lucia di Svezia sempre più uguale a se stessa e iniziative, le più varie, delle quali non si conoscono padrini, promoter e luoghi delle decisioni. È giunto il momento che l’assessore Tranchida sia chiamato a rendere conto non in conferenza stampa ma nelle sedi istituzionali opportune dei risultati del proprio operato e del raggiungimento degli obiettivi previsti. Per quanto mi riguarda mi farò portatore del malessere di tanti colleghi parlamentari (attraverso tutti gli strumenti possibili come odg, interrogazioni, mozioni) che come me assistono al piombare di iniziative nel proprio territorio delle quali vengono chiamati a dare conto e ragione mentre ne sono assolutamente all’oscuro. Come quasi tutte quelle in provincia di Siracusa”.