Secondo diversi studi, un terzo dell’impatto ambientale individuale sarebbe da ricondurre all’alimentazione. Il consumo di carne ha in esso un ruolo preponderante.
A tal proposito il WWF Svizzera ha indetto una campagna dal titolo Il clima a tavola: tutti sono stati invitati per il giorno 15 settembre a consumare un pranzo vegetariano, offrendo così il proprio contributo alla causa ambientale.
Questa intelligente iniziativa potrebbe essere riproposta con una cadenza mensile. I risultati sarebbero percepibili molto rapidamente e a livello mondiale!
La campagna rappresenta non solo un premio per l’ambiente, ma anche per la nostra salute. Salute ed alimentazione vanno di pari passo. Un famoso proverbio afferma che “Siamo ciò che mangiamo”.
Il clima a tavola è un’iniziativa per mangiare bene, stare bene e, contemporaneamente, dare un aiuto al nostro Pianeta!
Un pranzo vegetariano produce mediamente tre volte meno anidride carbonica di un pasto a base di carne.
Secondo gli esperti: “Ridurre il consumo di carne è uno dei provvedimenti più efficaci in favore della tutela climatica: chi consuma carne solo tre volte alla settimana evita infatti la produzione di 600 kg di CO2 all’anno“.
Attraverso l’iniziativa Il clima a tavola, il WWF intende invitare il maggior numero possibile di istituzioni e di singole persone ad un consumo moderato di carne.
A causa dell’utilizzo dell’acqua e dei mangimi necessari all’allevamento del bestiame da macello in tutto il pianeta, milioni di persone non hanno abbastanza da mangiare.
Bovini e maiali, inoltre, producono quantità considerevoli di gas serra, contribuendo, così, gravemente ai cambiamenti climatici. Le principali conseguenze di tutto ciò sono fame, guerre e migrazioni.
Nonostante sul nostro pianeta ci siano 925 milioni di persone che vivono in uno stato di fame cronica, la FAO ha pubblicato i dati relativi al 2010, lasciando spazio ad un timido ottimismo.
Nel giro di un anno le persone che patiscono la fame sulla Terra sono diminuiti di circa 95 milioni: da 1 miliardo e 20 milioni nel 2009 a 925 milioni per il 2010.
«Diminuiscono gli affamati – dice Jaques Diouf, segretario generale della FAO – ma non c’è spazio per il compiacimento. Ogni sei secondi un bambino muore a causa della fame.
Per raggiungere gli obiettivi del millennio, entro il 2015 ci dovranno essere 500 milioni di malnutriti in meno».
Come salvare il clima a tavola: istruzioni per l’uso
- Preferire l’acquisto di prodotti locali che non devono subire lunghi trasporti con mezzi inquinanti;
- scegliere frutta e verdura di stagione che non consumano energia per la conservazione;
- ridurre le intermediazioni fino a fare acquisti direttamente dal produttore per evitare passaggi di mano del prodotto che spesso significano inutili trasporti;
- privilegiare i prodotti sfusi che non consumano imballaggi;
– acquistare confezioni formato famiglia rispetto a quelle monodose per ridurre il consumo di imballaggi per quantità di cibo consumato;
- fare acquisti di gruppo (anche in condominio) per ridurre i consumi di energia nei trasporti per fare la spesa;
- riutilizzare le borse per la spesa e servirsi di quelle fatte con materiali biodegradabili di origine agricola nazionale o di tela invece di quelle in plastica;
- ottimizzare l’energia consumata nella preparazione e conservazione dei cibi con pentole e frigoriferi a basso impatto;
- evitare di servire a tavola con piatti e bicchieri di plastica che consumano energia e inquinano l’ambiente;
- fare la raccolta differenziata per consentire il recupero di energia dai rifiuti prodotti.