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Il Clock

Creato il 24 settembre 2015 da Biorelazionale @Biorelazionale

Il Clock è una metodologia di allenamento e di integrazione delle catene muscolari cinetiche. Le proposte di seguito descritte, mireranno ad attivare e mobilizzare quei distretti anatomici che solitamente non vengono presi in considerazione durante il movimento volontario.

Il Clock

Le strutture anatomiche implicate sono quelle che garantiscono la postura eretta antigravitaria e coordinano la dinamica respiratoria. Questi comparti solitamente sono i principali responsabili dell'adattamento omeostatico che il nostro apparato biomeccanico gestisce e coordina durante la giornata per garantire l'equilibrio dinamico ed eseguire tutti i movimenti nello spazio in modo armonico e preciso.

Va da se che se una di queste strutture anatomiche funzionali è compromessa, sia per acinesia o per ipertono muscolare, ne risulta compromesso tutto l'apparato omeostatico biomeccanico.

In tale sintesi biomeccanica posturale il nostro organismo integra tutte le informazioni propriocettive afferenti ed efferenti in alcuni distretti anatomici che fungono da Centri di Integrazione di tutti gli adattamenti che vengono messi in atto per garantire l'omeostasi. Le strutture anatomiche che fanno capo a questa sintesi sono le strutture che sono deputate ad accogliere il peso di ogni distretto anatomico e di trasferirlo sul pavimento attraverso la base di appoggio.

I Centri di Integrazione Propriocettiva si trovano approssimativamente nelle diverse parti della colonna vertebrale, divisi in Cervicali, Toracici e Lombari.

Saranno questi i punti che nella pratica motoria rieducativa posturale saranno presi in carico per attivarli e renderli tonici e flessibili.

All'altezza del Sacro, in ultima analisi, si trova un ulteriore punto che funge da sintesi ed integrazione di tutti i punti sopra descritti, questo, detto Punto di Integrazione Proprocettiva[1] raccoglie le informazioni della postura antigravitaria e garantisce l'equilibrio statico-dinamico della Postura Umana.

Tale modalità di intervento è il momento cardine del lavoro di Rieducazione Posturale Funzionale.

La nascita e la costruzione di questo training posturale nasce dalle esperienze descritte e strutturate da Feldenkrais[2] che è stato per me frutto di illuminazione e di integrazione scientifica per la struttura di questo complesso lavoro.

L'approccio di Feldenkrais insieme alle ricerche psico-fisiologiche di V. Ruggieri[3], sono state l'inizio per completare e arricchire questo lavoro alla luce degli ultimi studi moderni in questo campo.

L'intervento proposto, mirerà all'attivazione del Punto di Integrazione Propriocettivo Sacrale in prima analisi, e successivamente alla stimolazione dinamica di ogni comparto anatomico che sintetizza le informazioni dall'alto al basso e le trasferisce a quest'ultimo. Interverremo sulla zona Lombare, Toracica, Scapolo-Omerale e Cervicale separatamente per poi integrare tutte le esperienze in un unica dinamica.

Tutto il lavoro, in linea con la modalità con la quale sono state esposte le esperienze precedenti, procederà per tappe evolutive antigravitarie.

Sarà proposto di eseguire gli esercizi da principio in decubito supino, successivamente in posizione seduta su fitball (o su uno sgabello), e in progressione in quadrupedia e in posizione eretta.

Ricordiamo ai lettori di rispettare la progressione proposta al fine di non somministrare esperienze che l'utente non sia in grado di eseguire per la loro complessità. Consigliamo di passare da un'esperienza alla successiva solo nel momento in cui il partecipante riesca a eseguire il movimento con dinamicità e armonia, fino a quando asserisca che l'esperienza diventi per lui un momento di piacere e rilassamento durante l'esecuzione dinamica.

L'unica avvertenza è di eseguire i movimenti sempre al di sotto del dolore e di organizzare l'esperienza sul piacere che ne scaturisce a ogni movimento.

[1] Ruggieri V., L'identità in psicologia e teatro. Analisi psicofisiologica della struttura dell'io, Ma. Gi., Roma, 2001.
[2] Feldenkrais M., Le basi del metodo, Astrolabio, Roma, 1978, 1991.
[3] Ruggieri V, Fabrizio M.E., Della Giovampaola S., L'intervento psicofisiologico integrato, Edizioni Universitarie Romane, 2004.


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