Kevin Kline, insegnante prossimo alla pensione, si guarda indietro e tira le somme di una vita passata a forgiare uomini.
Titolo: Il club degli imperatori
Regia: Michael Hoffman
Cast: Kevin Kline
Protagonisti: Insegnanti
Materia: Scuola, Comportamento Umano, Inverno della Vita
Energia: Senso di Giustizia, Crescita Interiore
Spazio: Usa
Tempo: Anni 80
William Hundert ha insegnato storia antica nell’esclusivo College di San Benedict fequentato dai figli dell’elite statunitense a loro volta futuri membri della classe dirigente.
Ormai prossimo alla pensione e scavalcato nella corsa alla direzione dell’istituto si guarda indietro ricordando amaramente i suoi anni e in particolare un’alunno, Bell, a cui non è riuscito infondere quei valori che ha insegnato per tutta la vita.
L’invito a rievocare la gara “Giulio Cesare” 25 anni dopo, proprio dagli alunni della classe di Bell è l’occasione per vedere gli uomini che ha forgiato.
Bell prossimo al senato si conferma il suo fallimento, ma gli altri alunni gli fanno capire che non è dai fallimenti che si giudica la vita di un’uomo.
La revisione fa apprezzare ancor di più il conflitto interno del protagonista e la trama, seppur fin troppo buonista, ci porta speditamente verso quel finale dolceamaro che colpisce nel segno soprattitto di uno spettatore di mezz’età.
Il revoto finale cresce rispetto alla prima visione confermando la longevità del film e la sua revidibiltà negli anni.
ReVoto Finale: Accettabile
Frase del film: Tutti quanti, primo o poi, siamo costretti a guardare noi stessi allo specchio e a vedere chi siamo davvero