Una signora dai capelli corti sale sulla metro B e si posiziona accanto ad uno sostegni rossi, mantenendo l’equilibrio in piedi. Appena un posto di libera, si fionda ad occuparlo e rimane seduta per un po’ prima di decidersi ad aprire il libro. Va alla prima pagina e rimane fissa sul prologo di Il codice di Newton per diversi minuti, osservando i caratteri stampati ma mai leggendoli sul serio. È distratta forse da un paio di ragazzini che suono la fisarmonica e girovagano tra i passeggeri con un bicchiere. È distratta anche dal rumore delle porte che si aprono e dalla voce che al microfono annuncia le prossime fermata. È distratta dalla luce, fa un gesto davanti agli occhi che comunica palesemente il suo fastidio. Ha letto appena cinque pagine quando decide di chiudere il libro e riporre gli occhiali nella borsetta.
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