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Il COISP sull’immigrazione replica a Renzi

Creato il 17 febbraio 2016 da Yellowflate @yellowflate

Immigrazione, dopo l'intervento di Renzi in Senato il Coisp replica: "Non faccia giochi di parole, sicurezza uguale lotta all'immigrazione senza regole, controlli, rispetto della legalità

"Notiamo con disappunto che alle timide ammissioni di Renzi in tema di problematiche reali e serie connesse all'immigrazione clandestina, con cui spera di captare il favore dei cittadini esausti e avviliti, fanno seguito, però, giochi di parole che svelano le solite manovre del giocoliere pronto a mischiare e carte in tavola.

Non si può dire tutto e il contrario di tutto. Non si può far finta che il problema sia diverso da com'è cambiando i toni nel descriverlo. Nessuno con un minimo di equilibrio e raziocinio ha mai sostenuto l'equazione 'sicurezza uguale lotta all'immigrazione'. Sicurezza vuol dire, piuttosto, lotta all'immigrazione senza regole, senza le necessarie tutele per tutti, senza i mezzi e le risorse indispensabili, senza garanzie di legalità e rispetto dei diritti di tutti. Cioè, in sintesi, lotta all'immigrazione fuori controllo che sta mettendo in ginocchio il Paese e soprattutto le Forze dell'Ordine chiamate a gestire praticamente da sole un fenomeno che richiederebbe ben altri interventi e competenze".

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia , dopo le parole del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi che, intervenendo al Senato sul Consiglio Europeo, ha detto fra l'altro: " ". Renzi, inoltre ha definito come " Sul tema dell'accoglienza noi non rinunceremo ai valori della nostra civiltà ma dobbiamo essere chiari: quando hai dei richiedenti asilo che passano le giornate senza fare niente è evidente che cresce nell'opinione pubblica un sentimento di disaffezione e non va giudicato con il canone del moralismo, è il grido di dolore di chi non capisce ". una falsità evidente l'equazione sicurezza uguale lotta all' immigrazione

"I valori della nostra civiltà - incalza il leader del Coisp - dovrebbero imporre anzitutto di trarre fuori dalle onde in cui stanno annegando i molti cittadini italiani costretti in situazioni drammatiche da crisi e pessime gestioni che ne hanno devastato i destini. I valori della nostra civiltà dovrebbero imporre di adoperarsi seriamente e concretamente per migliorare lo stato pietoso in cui sono abbandonati gli Appartenenti alle Forze dell'Ordine nello svolgimento dei fondamentali e delicatissimi doveri cui sono chiamati. I valori della nostra civiltà dovrebbero imporre di mettere la parola fine alle gravissime ingiustizie che si consumano sul nostro territorio laddove l'accoglienza 'ad ogni costo' ed 'a prescindere' ha dato luogo a circostanze di gravissimo pericolo, concretizzatesi in reati drammatici e orrendi ai danni di molti cittadini e ad opera di immigrati, non di rado proprio richiedenti asilo, che si sono dimostrati veri delinquenti. Paesi estremamente civili e nel passato molto più impegnati di noi in tema di accoglienza sono giunti alla conclusione che maggior severità, stretti controlli, e regole rigide siano indispensabili a tutela dell'incolumità di tutti. Ma noi no. Da noi migliaia di richiedenti asilo non fanno altro che nutrire il già ricco bacino di risorse per certi interessati professionisti dell'immigrazione; clandestini in attesa di espulsione vengono lasciati liberi di andarsene a zonzo facendo perdere le proprie tracce; folle di immigrati vagano come fantasmi da Nord a Sud senza che nessuno ne sappia nulla; le Forze dell'Ordine non fanno che correre di qua e di là per acciuffare questo e quello salvo poi ritrovarseli in giro il giorno dopo; e l'ordinamento non aiuta in alcun modo a venire a capo di una situazione che definire confusa e caotica è un eufemismo. Il tutto, ovviamente, in condizioni di estremo disagio per i cittadini sui vari territori, per i Tutori dell'Ordine che non sanno come fronteggiare le troppe esigenze rispetto alle quali non hanno mezzi necessari, e non ultimo per gli stessi immigrati costretti spesso in situazioni al limite del dignitoso. Questa non è vera sicurezza... e neppure vera civiltà".


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