Chi è il colonnello Fitzwilliam? Non ve lo ricordate, eh? Avete letto Orgoglio e pregiudizio, ma non ve lo ricordate lo stesso. E come darvi torto?
Chi si ricorda di quel perticone cugino di Darcy che fa da tappezzeria, galante ma non raffinato, alle cui battute non ride nessuno?
E’ proprio lui, Fitzwilliam, la tinca.
“Tinca” è un termine teatrale, indica un personaggio secondario, di nessuna importanza per la storia. Di tinche il mondo è pieno, sia reali che inventate. C’è chi è uomo, chi è caporale, chi è colonnello, chi è sardina, chi è tinca.
Cerami però non la pensava così. Emendò la tinca nel modo tutto suo di vedere la scrittura per il teatro. Succede quindi che, secondo Cerami, la tinca è un personaggio senza spessore che serve solo a dare informazioni, a far rotolare la storia. Lui fa l’esempio di un personaggio della Morte di Ivan Il’ič che entra in casa, dice: “Ehi gente, il padrone è ammalato” e scompare.
Ora, se c’è una tinca magistrale quella è il Colonnello Fitzwilliam. Mi sono scervellata un bel po’ ma non mi è riuscito di individuare una tinca altrettanto superba, fresca, appena pescata.
Fitzwilliam viene fatto entrare in scena come un “fucile di Cechov”, al primo atto, per poi dare inizio all’ultimo. Nel primo atto non fa nulla, si gode Elizabeth al piano e ridacchia. Ce lo siamo già dimenticato quando ricompare e dà ad Elizabeth le informazioni che innescheranno il suo risentimento verso Darcy. In pratica Fitzwilliam muove la trama, senza però essere un vero personaggio. E’ lui il “secondo punto di svolta”, ma pochi ricordano che ruolo abbia all’interno del romanzo, pochi se ne ricordano la presenza, e se la ricordano, non fanno troppo caso al fatto che abbia avuto un ruolo così importante. Forse perchè Jane Austen lo rende del tutto inconsapevole del suo peso.
Persino la riduzione cinematografica con Greer Garson, totalmente inaffidabile ma ammirevole, non riesce a farne a meno. Fitzwilliam deve essere nominato come il latore di queste informazioni.
Attenti, dice Cerami, al fatto che i vostri personaggi non siano tinche, che non siano cioè dei burattini nelle vostre mani.
Tutte tinche nel Signore degli anelli, eh! Grazie Cerami per avermi spiegato perchè c’era qualcosa che non mi convinceva in quel romanzo.
E grazie Zia Jane, per aver fatto una bellissima tinca, di cui neanche Cerami s’è accorto.
Archiviato in:Libri Tagged: colonnello fitzwilliam, greer garson, jane austen, orgoglio e pregiudizio, tinca, tinca cerami, tinca teatro, vincenzo cerami