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Il colore del mare.

Creato il 05 settembre 2012 da Enricobo2
Ma che colore ha il mare! Forse è un colore speciale che sento solo io quando ci arrivo, non per caso, ma proprio apposta per cercarlo e sentirlo. Un colore che mi mancava da bambino e che ho conosciuto solo adolescente nelle prime timide uscite dal guscio a spiare il mio primo orizzonte lontano al di là delle colline. Così anche adesso, quando mi si para davanti, sempre me ne stupisco e ne rimango avvinto. Blu azzurro verde grigio viola, non so, è un colore unico che mi appaga i sensi, che mi dà subito buon umore anche se è ancora lontano, anche se è appena una riga netta che divide il cielo. Mi basta questo per oggi, sentirne la presenza ingorda e le sue promesse. Eppure non sono uomo di mare; a mala pena sbatacchio nelle acque basse e quando pongo il piede su un ponte oltre una murata, subito lo stomaco ha un sussulto, si sente estraneo e prova inimicizia istantanea per il più lieve dondolio. Per non parlare del più piccolo schizzo che mi vada agli occhi o nel naso. Fastidio e sensazione di elemento estraneo. Allora perché questo fascino perverso e insaziato nel tempo? Non lo so spiegare. Mi basta vederlo quel colore pieno, deciso e mutevole al tempo stesso e subito si mescola allo sciabordare dell’onda e al profumo di rosmarino; subito puoi lasciare a terra i vestiti e l’aria che ti spira sulla pelle non ti è nemica, ma ti carezza leggera. L’uomo è nato nudo e istintivamente nudo vuole rimanere, disteso sulla sabbia a respirare il sale, a godere del fatto di essere finalmente in salvo, ad aspettare Nausicaa che venga al mare con le sue ancelle. Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:Tutti al mareProfumi di erbette.La vita è un casino.Gioventù bruciata.
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Genova per noi.

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