Il colore è stato ed è così importante nella mia vita che potrei definirlo la mia prima passione ed intorno al colore ruota tuttora la mia giornata di acquarellista..
Da bambina non ho ricordi di me senza il pongo colorato (un antenato del didò) o le matite.
L'odore delle matite colorate mi ha accompagnato per anni.
Un momento artistico delicato:quale colore usare?
Disegnavo e coloravo con tanto impegno, che tutti mi regalavano questi materiali per le ricorrenze, sapendo di farmi felice e di avere ore di tranquillità come genitori (o nonni e zii a cui ero affidata).
Sono stata una bambina così colorata che quando è nata mia figlia ho inventato un sistema buffo per farla giocare a colori, prima possibile, senza spiacevoli conseguenze!
Grandi fogli di carta da pacchi bianca stesi a terra e lei che a volte seduta, a volte sdraiata sulla pancina, con due mani campiva a toppe alternate con la incredibile genialità dei bambini... tutto il foglio alla fine era un tappeto prezioso!
Quando mia nipote ha compiuto un anno, ho trovato la meraviglia tecnologica dei pastelli bebè!
Non solo colorano e in caso di necessità si asportano facilmente da tanti materiali, ma poi la piccola artista se li può mangiucchiare senza pericolo!
Adesso che Beatrice ha un anno è mezzo, riesce a colorare i piccoli album già disegnati, scegliendo i colori presenti (rosso giallo e verde per la fragola, ad esempio) e pur andando a modo suo si concentra sulla sagoma!
I colori della fragola sono chiari per Beatrice: giallo rosso e verde!
Quando Beatrice mi viene a trovare, sa dove "nascondo" i miei colori ad acquarello e in quei cassetti sembra che ci siano dei tesori, tanto si impegna con tutte le sue forze per arrivarci, mettendo in atto anche un talento da trapezista!
Il colore ha reso e rende felici le giornate dei bambini (e non solo...) da tre generazioni!