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“Il colore trasparente della notte” di Pam Jenoff – recensione di Rebecca Mais

Creato il 18 marzo 2013 da Alessiamocci

“Uno strano senso di déjà vu la travolse. Era più che il ricordo della visita di Brian, si rese conto. Aveva già vissuto quel momento. Individuò l’immagine sotto un velo di sogni, mezza sepolta dal jet lag successivo al suo ritorno.”

“Il colore trasparente della notte” di Pam Jenoff – recensione di Rebecca MaisCharlotte è un avvocato di origine ebraica e dopo essersi occupata di crimini di guerra in Europa è passata ora alla difesa dei minorenni in America, sua patria natale.

Un giorno però viene contattata da Brian, l’ex compagno, da cui lei si sente ancora attratta, anch’esso avvocato, per il caso di Roger Dykmans, milionario di origini tedesche accusato di aver portato alla morte il fratello Hans e degli ebrei che si trovavano sotto la sua protezione.

Charlotte parte così per Monaco e lavora al caso con Jack, il fratello di Brian. La donna è convinta dell’innocenza dell’uomo ma non è facile trovare le prove necessarie e si ritrova così a viaggiare per la Polonia, l’Austria e la Germania arrivando alla terribile verità che nasconde però qualcosa di inaspettato.

Il colore trasparente della notte” (Sperling & Kupfer, febbraio 2013) è un suggestivo quanto terrificante viaggio nel passato. Un passato rievocato da tanti scrittori ma sviluppato qui da Pam Jenoff in modo originale e commovente.

Filo conduttore è l’amore, non solamente quello della protagonista (come erroneamente potrebbe far credere la copertina del libro) ma quello di una serie di protagonisti del passato che fanno di questo “Il colore trasparente della notte” di Pam Jenoff – recensione di Rebecca Maissentimento la loro ragione di vita e che fanno comprendere come questo possa sopravvivere indipendentemente da tutto ciò che può accadere.

L’olocausto è uno dei protagonisti del romanzo e gli studi al riguardo della scrittrice, ben riportati ai fini della vicenda,  rendono la trama ancora più vivida e realistica.

Colpi di scena si susseguono dalla prime fino alle ultime pagine e non rimane un solo momento per la noia.

Trecento pagine da leggere tutte d’un fiato che rimarranno per lungo tempo nella memoria e nel cuore del lettore.

Written by Rebecca Mais


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