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IL COMITATO ELETTORALE A LORO INSAPUTA #governorenzi #riforme #elezioni

Creato il 03 marzo 2014 da Albertomax @albertomassazza

renzi segretarioLa nomina dei viceministri e sottosegretari mi ha rafforzato nell’idea che il governo Renzi, più che un esecutivo di legislatura, sia un comitato elettorale personale del premier per le prossime elezioni politiche che, a mio parere, si svolgeranno nei primissimi mesi del 2015, terminato l’impegno del semestre europeo e prima che Berlusconi ritorni ad avere piena libertà d’azione, una volta finita di scontare la condanna ad un anno, nelle modalità – affidamento ai servizi sociali o domiciliari – che verranno decise nell’udienza del prossimo 10 aprile. Questo non tanto perché Renzi tema Berlusconi come rivale, quanto perché l’attuale premier mira a conquistare una fetta dell’elettorato berlusconiano e con il leader di Forza Italia libero di intervenire a piacimento nelle sue tv, il compito sarebbe più complicato.

Troppo scaltro Renzi per non aver messo in preventivo le polemiche per le numerose magagne dei membri del suo governo; più che preventivate, a me sembrano cercate, con lo scopo di far risaltare, nel maleodorante appassimento del sottobosco, l’aulente freschezza del giglio fiorentino. Il paradosso è che molti volontari di questo comitato lo sono a loro insaputa; questi sono convinti di partecipare a un governo di riforme epocali e non si rendono conto che stanno tirando la volata al giovane premier. Il non a caso chiamato da molti “primo governo Renzi” avrà ragione d’essere fino a quando l’ex sindaco di Firenze non avrà consolidato il suo consenso.

Così, mentre tutti sono impegnati a fare le pulci alla sua squadra, Renzi ha sempre più saldamente in mano le redini della politica italiana. Col suo indiscutibile fiuto per il vento che tira, non avrà difficoltà a guidarla, facendo coincidere la sua smisurata ambizione con i desideri della gente (il che non significa con le necessità reali dell’Italia). Intestandosi una passabile legge elettorale, un’efficace lotta agli sprechi e qualche azione incisiva in campo economico, nel giro di qualche mese Renzi si troverebbe con un consenso spropositato nel paese, mentre gli alleati di maggioranza verrebbero lasciati soli a difendere l’indifendibile.



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