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IL COMODINO DEI SERPENTI – Il comodino di Massimiliano Borelli (marzo 2014)

Creato il 19 marzo 2014 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

IL COMODINO DEI SERPENTI – Rubrica dedicata ai libri sul comodino

IL COMODINO DEI SERPENTI – Il comodino di Massimiliano Borelli (marzo 2014)
Il comodino di Massimiliano Borelli

Massimiliano Borelli è nato a Roma nell’incipit d’aprile del 1982. Ha un dottorato, una copia del Giovane Holden con il disegno di Ben Shahn in copertina, la prima edizione dell’Oblò di Adriano Spatola, delle biglie. Ha pubblicato un libro sulle Prose dal dissesto degli anni Sessanta e uno su Manganelli. Attualmente lavora come redattore e editor, in particolare con L’orma e West Egg.

Teju Cole, Città aperta (Einaudi, 2013. Trad. di Gioia Guerzoni). Romanzo d’esordio dello scrittore nigeriano, è una flânerie tra le strade di New York, che dalle strade di New York si diparte fino all’Europa e ritorno, e divaga tra i fantasmi di un presente colto in presa diretta, di un ferito passato prossimo e di un passato remoto rimosso. Una scrittura fatta di digressioni e incontri, distrazioni e zoomate, che tasta la superficie delle vie per sondarne il sottosuolo, per scoprire infine che «ciò che sembrava essere svanito del tutto, all’improvviso esisteva ancora».

Silvio D’Arzo, All’insegna del Buon Corsiero (Greco & Greco, 2011. A cura di Andrea Casoli). Quest’«avventura terrena d’altri tempi» D’Arzo la scrisse poco più che ventenne, e la pubblicò da Vallecchi nel 1942. Mentre la guerra incrudiva, dunque, c’era un ragazzo a Reggio Emilia che si dava a una storia trasognata e sospesa in un settecento fittizio e teatrale, dove un funambolo veniva a increspare le acque chete di un paese di pianura. Ma si badi, quel funambolo odora di zolfo e c’è del satanico nella sua apparizione.

Giacomo Leopardi, Con pieno spargimento di cuore. Lettere sulla felicità (L’orma editore, 2012, a cura di Marco Federici Solari). Un «Pacchetto» che mette in mostra un Leopardi inatteso, vicino al mondo, agli individui che lo popolano. Lettere che contengono «grida di furore, luminose parole di affetto, consigli pratici su come affrontare il dolore, reiterati inviti a non arrendersi mai, a dare testimonianza di una vita intensa e travagliata, ostinatamente volta a comprendere il mondo, a sperimentare vie di esistenza possibili senza mai abdicare alla ricerca di una felicità praticabile per sé e gli altri» (M.F.S.).

Diabolik. Dietro la porta chiusa. Non manca mai, da qualche tempo, un numero del “re del terrore” delle sorelle Giussani (uno a caso, in disordine, con una predilezione per le ristampe e le seconde ristampe, gli «Swiisss»). Efferato assassino e ladro finissimo, con Eva Kant vive da qualche parte a Clerville, in una splendida villa modernista. Le trame che lo coinvolgono sono prevedibili e spesso cavillose (e c’è sempre un trucco, un marchingegno oun qualche veleno che lo salva da Ginko, armi segrete apprese in gioventù dal mentore King), ma il piacere del fumetto sta tutto – per me – nel formato, nello scricchiolio della copertina, nei disegni dantan, nelle icastiche battute a effetto.

Davide Orecchio, Città distrutte. Sei biografie infedeli (Gaffi, 2011). «[…] e mi chiedo quali regole nascoste ci costringano a naufragare, ad arenarci come relitti», così uno dei sei personaggi al centro dei racconti sebaldiani di uno scrittore-storico, che nella storia e nelle pieghe dei suoi archivi trova la materia per le sue invenzioni. Un libro denso di una scrittura nervosa e calibrata al grammo, dove esistenze volatili e destinate alla risacca vengono carpitee riscattate dalla letteratura, in un piccolo campionario a contrappelo del Novecento.

Aby Warburg, Il rituale del serpente (Adelphi, 20114. Trad. di Gianni Carchia e Flavio Cuniberto). Prima di lasciare la clinica di Kreuzlingen dove era andato a curare le sue crisi nervose, Warburg pronunciò di fronte al pubblico di pazienti e medici questa leggendaria conferenza, di cui più tardi ebbe a vergognarsi per le carenze che vi ravvedeva. È tuttavia un vivido resoconto del suo incontro con gli indiani Pueblo e i loro rituali, sulle tracce della presenza simbolica della figura del serpente, collegamento tra vita terrestre e mondo ctonio.

James Eade, Scacchi for Dummies (Hoepli, 2013. Trad. di Lorenzo Flabbi). Poche parole bastano: un metodo per imparare il giuoco degli scacchi. Prima o poi, ce la si farà.

Qui gli altri comodini.

IL COMODINO DEI SERPENTI – Il comodino di Massimiliano Borelli (marzo 2014)

Il comodino di Massimiliano Borelli

 


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